Smets e il Belgio di Rudi Garcia
Dopo l’esonero di Domenico Tedesco, i grandi capi della federazione belga hanno deciso di consegnare la nazionale a Rudi Garcia, che ha un doppio compito: pianificare il ricambio generazionale e allestire una squadra competitiva per il mondiale del 2026. Tra gli osservati speciali c’è anche Matte Smets, ventuno anni, difensore centrale o mediano, uno dei nuovi tesori del Genk, che è allenato da Thorsten Fink e l’ha acquistato nella scorsa estate dal Sint-Truiden.
Il ruolo di jolly
È alto un metro e 84, è nato a Bilzen il 4 gennaio del 2004. È un giocatore che garantisce equilibrio e sostanza: 96% di passaggi riusciti. È un jolly, offre un ampio ventaglio di soluzioni. Applicazione, altruismo, generosità. Stopper moderno oppure schermo davanti alla difesa. Ha iniziato a giocare nel Bilzerse. Il calcio è una passione di famiglia. L’ha ereditata dal papà, mai arrivato però al professionismo. Nel 2010 è stato tesserato dal Genk. Ma nel 2018 si spostato al Sint-Truiden, dove ha completato il percorso a livello giovanile e ha esordito nella Jupiler Pro League.
Il tecnico tedesco Fink
In estate è arrivato al Genk insieme con Fink, che lo aveva allenato nel Sint-Truiden. Il tecnico tedesco ha costruito la difesa intorno a Smets, che gioca in tandem con lo spagnolo Mujaid Sadick (2000). Il Genk domina il campionato: è primo con sessantuno punti in ventisette partite, a +9 sul Bruges, che ha eliminato l’Atalanta nel playoff di Champions.
