De Cuyper e l’eredità di Theo nel Milan

La Champions scopre il Bruges, che ha un fatturato di 165,3 milioni e ne spende 59 per gli ingaggi. Il club belga ha rovesciato il pronostico nel playoff con l’Atalanta, che a maggio aveva trionfato in Europa League battendo il Bayer Leverkusen. Nicky Hayen ha eliminato Gasperini grazie a due serate che hanno sfiorato la perfezione: 2-1  allo stadio Jan Breydel e 3-1 a Bergamo. Una formidabile vetrina per il Bruges, che può contare su una nuova generazione molto interessante in cui spiccano l’ala Chemsdine Talbi (2005), il difensore centrale Joel Ordóñez (2004), il mediano Raphael Onyedika (2001) e il centravanti Ferran Jutglà (1999). 

L’impronta

Un calcio sempre verticale. Raddoppi e pressing. Ritmi estremi. E la personalità di Hans Vanaken (1992), capitano, il saggio del gruppo, l’uomo al quale Nick Hayen affida ogni consegna. Il Bruges ha capito che in estate le offerte non mancheranno. È una società che si nutre di plusvalenze. E nella sua gioielleria c’è anche un terzino sinistro che piace al Milan. Maxim De Cuyper ha ventiquattro anni, è nato a Knokke-Heist il 22 dicembre del 2000. 

Il futuro

Il Milan lo sta studiando. A luglio potrebbe separarsi da Theo Hernandez, che sta vivendo un periodo negativo e ha il contratto in scadenza nel 2026. De Cuyper è alto un metro e 83, si era fatto ammirare dai dirigenti del Milan durante il match perso 3-1 dal Bruges proprio contro i rossoneri, durante la fase del maxi-girone, quando sembrava che i problemi - nel club di Gerry Cardinale - dipendessero esclusivamente dai rapporti complicati tra Fonseca, Leão e Hernandez. 

Gli altri esami

De Cuyper si è distinto anche nella sfida successiva con la Juve (0-0). E nel playoff con l’Atalanta ha superato un altro esame. Svolge la doppia fase: marca e riparte. Qualità e disciplina tattica. Ha un contratto fino al 2028, il suo cartellino vale dieci milioni. De Cuyper ha sempre indossato la maglia del Bruges, a parte una breve parentesi in prestito al Westerlo.