Lewis-Skelly e i 28 milioni trovati in casa dall’Arsenal
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Lewis-Skelly e i 28 milioni trovati in casa dall’Arsenal

Terzino sinistro, classe 2006, 32 presenze tra Premier e Champions: è la nuova intuizione di Arteta
Stefano Chioffi
2 min

È cresciuto a Denmark Hill e a Islington, due quartieri di Londra. Prendeva la metropolitana alla stazione Angel per raggiungere l’accademia dell’Arsenal che si chiama Hale End. Myles Anthony Lewis-Skelly rappresenta una delle novità dell’ultima stagione in Premier League. Diciotto anni, passaporto inglese, i suoi nonni hanno origini caraibiche. Ha frequentato l’Aldenham School. E’ una scoperta di Mikel Arteta, che l’ha visto giocare nella squadra Under 21, allenata da Mhmet Ali, e ha deciso di promuoverlo nel gruppo dei big. 

La scelta tattica

Centrocampista esterno, da 4-4-2, corsa e sacrificio. Il tecnico spagnolo, ex vice di Pep Guardiola nel Manchester City, ha deciso di trasformarlo in un terzino sinistro. L’Arsenal ha trovato in casa l’erede di Oleksandr Zinchenko. Ventidue presenze e un gol al City in campionato. Dieci partite e due assist in Champions: un’avventura che si è conclusa in semifinale contro il Paris Saint Germain. Altri sei gettoni tra Coppa di Lega e FA Cup

L’identikit

Scatto e progressione. Difende e spinge. È alto un metro e 78, è nato il 26 settembre del 2006. In passato, nel settore giovanile, era stato schierato anche nel ruolo di mediano. Maglia numero 49. Ha un contratto che scade nel 2027. In pochi mesi la sua valutazione di mercato ha raggiunto i ventotto milioni di sterline. Applausi nell’Arsenal e anche nella nazionale di Tuchel. Un debutto da cinema per Lewis-Skelly, subito titolare e a segno nella sfida vinta per 2-0 sull’Albania: era il 21 marzo. I complimenti del ct e la conferma nella gara successiva con l’Estonia (3-0).


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