© AFP Hercules e la vetrina del Mondiale per club
L’America e il Mondiale per club sono diventati il suo "Theatre of Dreams”. Hercules è entrato di diritto nella Top 11 delle sorprese. Mezzala, classe 2000, un gol all’Inter e uno all’Al-Hilal di Inzaghi. Il Fluminense valutava il suo cartellino, prima dell’appuntamento negli States, intorno ai cinque milioni. Ora il prezzo si è triplicato. Si è mosso il Benfica, si è informato anche il Porto. Il Fluminense è stato eliminato in semifinale dal Chelsea, che ha poi conquistato il trofeo battendo 3-0 il Paris Saint-Germain.
I consigli di Renato
Hercules è uno dei gauchos di Renato Portaluppi, che aveva vinto da giocatore una Coppa Intercontinentale con la maglia del Gremio, in attesa di arrivare in elicottero a Trigoria per firmare con la Roma di Dino Viola e Nils Liedholm. Da ala destra non si è imposto: luci e ombre, tra night e ritardi agli allenamenti. Da allenatore, però, Renato si è guadagnato applausi e credibilità: nove trofei, compresa la Coppa Libertadores alzata nel 2017 con il Gremio. Ha saputo valorizzare anche Hercules, nato a Jaicos il 20 ottobre del 2000 e cresciuto nel São Bernardo. Un metro e 78, destro naturale, i settori giovanili del Tiradentes e dell’Atletico Cearense, fino alla chiamata - nel 2022 - del Fortaleza, dove ha segnato diciannove gol in 136 partite sotto la guida del tecnico argentino Juan Pablo Vojvoda. Il Fluminense l’ha acquistato a gennaio del 2025: un affare da quattro milioni e mezzo. Il Benfica e il Porto lo corteggiano. Hercules si sta mettendo in luce anche nel Brasileirão: undici partite e un gol alla Juventude.
