Alisson e la collezione brasiliana dello Shakhtar
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Alisson e la collezione brasiliana dello Shakhtar

Ala sinistra, 19 anni, ha sfiorato la conquista della Coppa Libertadores con l’Atletico Mineiro: è costato 14 milioni
Stefano Chioffi
2 min

Ha segnato i suoi primi gol in un campo alla periferia di Cachoeirinha, la città delle cascate, in Brasile, nel Rio Grande do Sul. Alisson viene definito la "new attraction” dello Shakhtar, che l’ha acquistato il 10 marzo per quattordici milioni dall’Atletico Mineiro. Ala classica, un metro e 83, sinistro magico, ritmo, invenzioni: ha fatto innamorare subito i tifosi dello Shakhtar. Lo aveva cercato anche l’Ajax. Ma alla fine ha deciso di volare in Ucraina, senza farsi condizionare dalla guerra. Donetsk ha rappresentato un passaggio fondamentale per tanti brasiliani: in totale, dall’estate del 2002, sono stati 48. Molti si sono fatti conoscere con questa maglia e poi si è sono imposti nei campionati top. Un elenco lungo e prestigioso: da Willian a Douglas Costa, da Fernardinho a Luiz Adriano, da Anthony a Dodo.  

Il 4-2 al Besiktas di Abraham

Alisson Santana ha diciannove anni. È nato il 21 settembre del 2005. Ha firmato un contratto con lo Shakhtar fino al 2029. Il 24 luglio ha dato spettacolo a Istanbul. Si è preso la scena. Lo Shakhtar ha vinto 4-2 la gara d’andata del preliminare di Europa League contro il Besiktas di Abraham (ex Roma) e João Mario (ex Inter). Alisson, maglia numero 30, ha sbloccato la partita. Poi ci ha pensato un altro brasiliano, Kevin, classe 2002, cresciuto nel Palmeiras, a mettere la panna sulla torta con una doppietta che ha chiuso il conto e ipotecato la qualificazione. Alisson è uscito dalla scuola dell’Atletico Mineiro, è stato allenato da Cuca e ha sfiorato con Gabriel Milito la conquista della Coppa Libertadores, persa in finale nel 2024 contro il Botafogo. In Ucraina è diventato uno dei gioielli di Arda Turan, nuovo allenatore dello Shakhtar.


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