© Getty Images Dedic, il Benfica e il presidente Rui Costa
Missione compiuta. Amar Dedic ha ballato sotto la curva dello stadio “da Luz”. Ha centrato con il Benfica la qualificazione al maxi-girone di Champions: 0-0 e 1-0 contro il Fenerbahçe, che ha esonerato dopo poche ore Mourinho. Il terzino è sbarcato a Lisbona il 14 agosto. Un affare da dodici milioni. Un’altra plusvalenza per il Salisburgo che lo aveva scoperto nelle giovanili dell’Aka investendo centomila euro. Dedic è bosniaco, ma è nato a Vienna il 16 agosto del 2002.
Un jolly
Spinge, arriva al cross, alza la cilindrata sulla fascia destra. Si propone in appoggio ai centrocampisti senza tralasciare la fase difensiva. Attento in marcatura. Un jolly in grado di seguire l’ala e di trasformarsi in una soluzione di gioco. Si è formato nelle giovanili del Salisburgo, club con cui ha esordito il 9 settembre 2020, in occasione della vittoria per 10-0 contro il Bregenz in ÖFB-Cup.
Salite e gavetta
Nel 2021 è stato ceduto in prestito al Wolfsberger, dove ha trovato spazio da titolare: un’opportunità che gli ha permesso di completarsi. Due gol e una crescita costante. Rientrato al Salisburgo nel 2022, Dedic ha contribuito alla conquista del campionato austriaco: un gol e 4 assist. Nella gara con l’Hartberg ha ricevuto la fascia di capitano. Versatilità e senso tattico: può giocare a destra e a sinistra.
I cinque mesi in Francia
Nel febbraio 2025 ha fatto il salto in Ligue 1, firmando con l’Olympique Marsiglia di De Zerbi. Esperienza breve. A giugno il Salisburgo ha deciso di esercitare il diritto di riacquisto, riportando il terzino in Austria. E a metà agosto l’ha ceduto al Benfica, dopo una trattativa con il presidente Rui Costa. Dedic è uno dei leader della nazionale bosniaca: il 29 marzo del 2022 ha esordito in un’amichevole contro il Lussemburgo. La sua prima rete è arrivata il 23 marzo 2023,: 3-0 all’Islanda.
