© Getty Images Aramburu e la rivoluzione della Real Sociedad
Nei pronostici di agosto, la Real Sociedad veniva inserita nella griglia delle squadre in corsa per la qualificazione in Champions. Ma ora, dopo cinque mesi di grandi salite, si ritrova a lottare per la salvezza. Il 15 dicembre il presidente Jokin Aperribay ha esonerato Sergio Francisco. Per qualche ora aveva pensato di chiamare Thiago Motta, poi ha deciso di affidare la squadra all’italo-americano Pellegrino Matarazzo, nato a Wayne, nel New Jersey, laureato in matematica e reduce da due esperienze in Bundesliga con lo Stoccarda e l’Hoffenheim. Il padre è originario dell’Irpinia, è partito da Ospedaletto d’Alpinolo, mentre la mamma è di Agnone Cilento, provincia di Salerno.
Operazione rimonta
Matarazzo ha una missione: aiutare la Real Sociedad a ritrovare la direzione giusta, sfruttando un organico che ha un valore complessivo di 250 milioni. Tanti pezzi pregiati: Oyarzabal, Barrenetxea, Sergio Gomez, Kubo, Remiro, Oskarsson, Sucic, Zubeldia e Gorrotxategi. Un gruppo di qualità, che ha raccolto solo diciassette punti e occupa il quintultimo posto. Tra i giocatori fondamentali per un rilancio immediato c’è anche Jon Aramburu, terzino destro, un metro e 76, venezuelano, elettricità e dinamismo. È nato a Caracas il 23 luglio del 2002. Ha un contratto fino al 2030 e una clausola da cinquanta milioni. Ha iniziato la carriera nel settore giovanile del Deportivo La Guaira. Nel 2022 si è trasferito in Spagna, alla Real Union, e nel 2023 è arrivato a San Sebastian. Ha esordito nella Liga il 20 gennaio del 2024 contro il Celta. Aramburu è di discendenza basca attraverso il padre: possiede anche il passaporto spagnolo.
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