Avengers: Infinity War, la recensione del film Marvel

Nell'anno del decimo anniversario dello Studio, arriva al cinema la resa dei conti contro Thanos, il villain anticipato sin dal 2012.
Avengers: Infinity War, la recensione del film Marvel
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Nel 2012, alla fine di The Avengers, abbiamo visto per la prima volta il ghigno di Thanos sul grande scehrmo. A distanza di sei anni, il cattivo Marvel arriva finalmente in tutta la sua possente mole minacciosa sul grande schermo, per raccontare la sua storia e andare a caccia delle Gemme dell’Infinito.

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Il film, ambientato tra la Terra, la Galassia e diversi mondi, noti e ignoti ai fan Marvel, racconta proprio la caccia alle Gemme che Thanos vuole completare per sterminare metà degli esseri viventi e portare l’equilibrio.

Il film è diretto da Anthony e Joe Russo, i registi che hanno già diretto per i Marvel Studios Captain America: The Winter Soldier e Civil War. Nel cast tornano invece tutti gli eroi dell’Universo Condiviso, da Robert Downey Jr., il leader Tony Stark, ai Guardiani della Galassia, con Chris Pratt, Zoe Saldana e tutti gli altri.

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In Thor (2011) lo spettatore ha conosciuto il Tesseract, un cubo contenente una forma misteriosa e potentissima di energia, la prima Gemma dell’Infinito apparsa nel MCU, il seme di ciò che sarebbe poi stato costruito nel corso del tempo per arrivare alle vicende di Avengers: Infinity War. Il film dei fratelli Russo comincia dove si era interrotto Thor: Ragnarok, con Thanos a caccia proprio del Tesseract e della Gemma dello Spazio al suo interno. La storia, semplicisticamente parlando, è proprio la ricerca delle Gemme da parte del Titano Pazzo, quell’antagonista che il MCU ha anticipato già dalla scena post credits di The Avengers (2012).


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