Gp del Messico, la legge di Verstappen

Max braccato dalle Mercedes, faticano le Ferrari: Sainz è quinto, Leclerc soltanto settimo. Super Bottas porta l’Alfa in terza fila
Gp del Messico, la legge di Verstappen© EPA
Fulvio Solms
6 min
Neanche le briciole cadono più dalla tavola apparecchiata per Max Verstappen. Anche nel Gran Premio del Messico teoricamente tagliato per il suo compagno Sergio Perez e dominato dalla Mercedes fino a tutta la Q2, il campione non si è lasciato sorprendere. Scatterà così oggi davanti a tutti, con la prua puntata verso la quattordicesima vittoria che, se centrata, lo consegnerà al record di successi stagionali in solitaria: quattordici, uno più di Michael Schumacher nel 2004 (Ferrari) e Sebastian Vettel nel 2013 (Red Bull). E’ lì che oggi è piantata la sua bandiera.

Il sogno di Lewis

Hamilton ha sognato a lungo e a buona ragione, dopo undici mesi di cammino nel deserto con una macchina sbagliata, il saltellamento, continui problemi di stabilità e un assetto da reinventare a ogni gara. Sembrava essersi messa bene per lui perché la rarefazione dell’aria ai 2.200 metri di Città del Messico aveva minimizzato i problemi di resistenza all’avanzamento della Mercedes, ma non è andata. Primo in Q1 e in Q2, si è visto togliere il tempo nel primo tentativo di pole (aveva chiuso terzo) per aver tagliato irregolarmente in curva 2, e poi nel giro più giusto è rimasto a tre decimi da Max e a soli cinque millesimi da George Russell, che per quel nonnulla gli ha negato la prima fila. 

F1, Rosberg: "Con questa Red Bull per Mercedes e Ferrari sarà dura anche nel 2023"

Rosse incerte

Le Ferrari, a circa tre decimi dalla vetta (ma in Q2 Sainz aveva chiuso secondo a meno di un centesimo da Hamilton), sono quinta con lo spagnolo e settima con Charles Leclerc, ieri alle prese anche con i capricci legati all’instabilità della F1-75 per l’incerto carico aerodinamico, e oggi al suo centesimo gran premio in carriera con qualche preoccupazione: «La macchina non era ben bilanciata e c’era qualcosa di strano nel motore perché perdevo sui rettilinei. Spero si possa mettere a posto per la gara ma non credo». Tra i due s’è inserito un Valtteri Bottas frizzantissimo per tutto il weekend con l’Alfa Sauber. L’altitudine avrà effetti non solo sull’aerodinamica ma anche sul raffreddamento dei motori e dei freni, il tutto su una pista scivolosa e pertanto usurante per le gomme. «Le Mercedes sono vicine e dovremo fare ricorso anche alla strategia per tenerle dietro», ha osservato Verstappen.

Ferrari, Binotto sul budget cap: "Red Bull ha cambiato le sorti del 2021"

Motivazioni

Alla fine dei conti, sulle residue tre gare del Mondiale a cominciare da questa, i top-team riversano ambizioni molto differenti. La Red Bull, ancora col fiatone dopo gli alti lai seguiti all’accordo con la FIA sui tetti di spesa 2021, punta a spazzare via il fastidioso argomento prendendosi anche questa scena. Arriva da nove successi di fila (8-1 per Verstappen), dunque implacabile dopo l’affermazione di Carlos Sainz a Silverstone, e adorerebbe ottenere il massimo del ritorno mediatico con Sergio Perez, idolo dell’arena messicana. A questo scopo il motore termico di Checo (il quinto della stagione) era stato sostituito una settimana fa ad Austin, pagando arretramento sulla griglia: nessuna necessità tecnica ma una scelta dettata da pura strategia, in modo che il messicano potesse avere un’unità fresca oggi nella gara di casa. Ma tutto sembra programmato in favore del suo compagno. 

F1, Leclerc festeggia i 100 Gp e rilanciaa: "Sogno di essere campione del mondo"

Le ex duellanti

Mercedes continua a inseguire sempre il primo successo dell’anno e Lewis Hamilton lo fa in modo particolarmente tenace, volendo continuare a essere l’unico pilota nella storia della Formula 1 ad aver vinto gran premi in ogni stagione della carriera. Che nel suo caso vede il completamento della sedicesima edizione. E la Ferrari, naturalmente: per chiudere al secondo posto nelle classifiche e archiviare la stagione 2022 come un passo avanti rispetto alla precedente, per non coprire una metà intera di Mondiale senza successi, per il morale. Ma anche questa sarà in salita.


© RIPRODUZIONE RISERVATA