Oltre che cercare di fronteggiare le difficoltà tecniche, prioritarie su tutto, la Ferrari impiega energie nel tentativo di normalizzare un’atmosfera inquieta, e questo purtroppo è uno spreco. Alla tensione per la mancanza di risultati e le due squalifiche di Shanghai (pattino consumato di Hamilton e sottopeso della macchina di Leclerc alla quale - va precisato - il pattino inferiore non è stato verificato dalla FIA ma ci risulta fosse anch’esso molto, molto usurato) si è aggiunta la divaricazione delle scelte tecniche dei piloti, il cui stile di guida in comune era stato magnificato da Maranello prima che iniziasse la stagione. Che i due abbiano visioni diverse è del tutto normale, oltreché sano.
Per la mia strada
Martedì avevamo riportato come prima del GP Giappone Charles Leclerc avesse manifestato agli ingegneri il suo "Basta, vado per la mia strada", ovvero la sua ferma decisione di non seguire più le regolazioni scelte da Lewis e tenute in gran considerazione dall’ufficio tecnico. La situazione è complicata, con la Ferrari intenta ad abbassare la SF-25 per ottenere l’effetto suolo, ma incapace di farlo quanto le servirebbe, senza andare a usurare oltre misura il pattino.
Non smentita
Ieri Leclerc è tornato sul tema con queste parole: "Non c’è nulla di vero sul fatto che starei andando in una direzione diversa rispetto al team - ha dichiarato a Sky -. Ribadisco quello che ho detto a Suzuka e non ci sono cose negative: ho trovato e preso una direzione molto interessante per lavorare e in cui credo. Se sono a mio agio regolando diversamente la macchina, è positivo per tutti". Per l’appunto: ha preso la sua strada, come aveva comunicato ai tecnici apicali e noi avevamo riportato, precisando: “ora la Ferrari si divide tecnicamente in due box distinti - nulla di drammatico: accade molto spesso nel motorsport -. Ognuno dei due piloti seguirà una propria strada, e Charles è convinto che con gli input giusti riuscirà a schiodarsi da una situazione deficitaria”. Quanto alla smentita a presunte accuse che lui voglia "andare contro il team" o ci siano "cose negative", non si capisce dove le abbia lette.
Nuovo fondo per la Ferrari
Più interessanti le parole di Hamilton, con riferimento agli sviluppi portati a Sakhir: "Abbiamo un aggiornamento, quindi sono entusiasta, speriamo ci dia un po’ di carico aerodinamico in più. Non avverto realmente una grande quantità di problemi, è solo che ci mancano le prestazioni complessive, il ritmo, su cui speriamo di fare un passo avanti". Naturalmente, non è un lavoro facile né immediato: il ritardo da McLaren (che ha annunciato l’ingresso nel WEC dal 2027) è prossimo ai tre decimi a giro, e non saranno le regolazioni di assetto a sanarlo. Da Maranello è stato portato un nuovo fondo: speriamo funzioni bene, ma anche McLaren introduce novità e resta ben accorta a non fare passi più lunghi della gamba. La Red Bull, semplificata la RB21 per venire a capo della fl uidodinamica interna, ha vinto in Giappone, mentre Mercedes non dorme. Il Bahrain tra l’altro sarà probante per tutti, con temperature più alte e prossime a quelli che saranno i GP estivi, e un alto livello di usura delle gomme, in particolare quelle posteriori.