F1, Binotto: "Rifarei Monaco, non ho mai sognato di fare il team principal"

L'ingegnere della Ferrari si è raccontato in una lunga intervista, parlando della prima parte di stagione di Formula 1 e del Gp d'Ungheria.
F1, Binotto: "Rifarei Monaco, non ho mai sognato di fare il team principal"© Getty Images
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ROMA – Mattia Binotto ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport alla vigilia del Gp d’Ungheria, tredicesimo appuntamento stagionale di Formula 1. Tra i temi affrontati, ovviamente, la gara sul circuito dell’Hungaroring: “E’ un bene che dopo la qualifica né i piloti né i meccanici e gli ingegneri sorridessero. Sappiamo di non aver raggiunto il nostro potenziale. Problema Verstappen? Sarebbe stato meglio se fosse capitato domani, ma noi dobbiamo pensare esclusivamente a noi stessi. Sarà fondamentale non commettere errori e concludere la gara”.

Sui rimpianti in stagione

Il team principal della Ferrari ha poi fatto un bilancio della prima parte di stagione, tra rimpianti e consapevolezza: “Siamo una squadra forte, anche nelle strategie. Quando le cose vanno male ci si dimentica le volte in cui vanno bene. Con il senno di poi è facile parlare, noi ci prendiamo sempre le nostre responsabilità. Silverstone? Non la rifarei. Dispiace per com’è andata, ma la scelta fatta è stata corretta. Il GP che ripeterei è quello di Monaco. Non vincere partendo dalla prima fila è stato clamoroso. Potenzialmente avremmo meritato 9 vittorie contro le 4 che abbiamo ottenuto”.

Sul rapporto tra Leclerc e Sainz

Non ho mai sognato di ricoprire il ruolo di team principal, mi immaginavo di fare l’aerodinamico in Ferrari. Quando mi siedo al muretto sono sempre preoccupato perché ci sono cose che non si possono controllare – ha proseguito Binotto, che poi ha rivelato – Più volte mi sono chiesto ‘Chi me l’ha fatto fare?’, specialmente tra 2020 e 2021”. Infine, Mattia ha fatto chiarezza sul rapporto tra Leclerc e Sainz: “Tra loro c’è chiarezza e unità d’intenti. Per noi italiani è facile polemizzare, ma Charles e Carlos vanno d’accordo. Sono consapevoli che non devono prendersi rischi, sanno come comportarsi e sono due ragazzi intelligenti. Gp d’Austria? Solo un’incomprensione”.


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