Un team sempre meno ferrarista

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Un team sempre meno ferrarista© Getty Images
Mauro Coppini
3 min
Tanto tuonò che piovve. Mattia Binotto cede il passo a Frédéric Vasseur. Un dirigente di non livello lascia il posto ad un altro dirigente di non grande livello. Che però ha un vantaggio. Certamente non sono i risultati della Sauber Alfa Romeo ad avergli aperto le porte della Ferrari. E neppure il suo esordio in Formula 1 con la Renault. Storia breve e insufficiente. Ma uomo di grandi amicizie. Non tanto in omaggio alla sua laurea di ingegneria aeronautica, quanto per una rete di rapporti privilegiati che gli hanno consentito di diventare il procuratore di eccellenza dei piloti di Formula 1. Scopritore di quelli che sarebbero diventati campioni. Tra questi Nico Rosberg e Lewis Hamilton. E Charles Leclerc. Ed è proprio il monegasco che grazie a lui con la Sauber ha potuto fare il suo ingresso in Formula 1. Un rapporto molto stretto che ha giocato a suo favore e che potrebbe risolvere alla base il confronto con un Carlos Sainz che sembra aver alzato la cresta. 

 Ferrari e Binotto, è finita

 Ma Frederic Vasseur ha ben altri santi in paradiso. Primo fra tutti quel Carlos Tavares, amministratore delegato di “Stellantis”, gruppo automobilistico multinazionale franco-italo-statunitense che detiene la maggioranza della Fiat e che con lui ha rapporti di grande amicizia. Colleziona auto storiche, fa qualche apparizione in competizioni per vetture gran turismo ed è a Vasseur che affida la sua passione. Che potrebbe estendersi alla Formula 1 e di conseguenza alla Ferrari. Ne avrà certamente parlato con John Elkann, che di “Stellantis” è presidente e che nella Ferrari, intesa come scuderia, ha sempre meno interesse. Un investimento a perdere. Meglio concentrarsi sul prodotto e sui prodotti che il marchio del Cavallino può enfatizzare. Accentuandone all’infinito il controvalore. E allora ben venga Frédéric Vasseur, traghettatore di un team Ferrari che sempre meno avrà a che fare con la Ferrari. 

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