Sussurri e grida riempiono la pista di Jeddah. Sussurri che sottolineano una gara del tutto prevedibile con il primo e secondo posto della Red Bull. E con la “mischia” dei “secondi” che si alterna in una imprevedibile rotazione. Allo stesso tempo le grida che invadono i box con tecnici qualificati e preparati gestori di un team vincente di per sé, si impegnano in una lotta all’ultimo sangue dove le monoposto lasciano spazio a un sentimento che poco ha a che fare con la loro competenza e che finisce per comprometterne la necessaria serenità. Sussurri quando la fantasia finisce per produrre eccezionali soluzioni.
Bearman lotta alla pari con i campioni
Con un diciottenne, Oliver Bearman che per la prima volta al volante di una Ferrari, chiamato a sostituire Carlos Sainz, lotta alla pari con campioni dalla lunga esperienza. A certificare il fatto che l’immaginazione qualche volta è più importante della conoscenza. Grida, quando ci si accorge che le moderne monoposto di Formula 1 sono ben al di là di una umana sensibilità per andare ben oltre il talento del pilota. Con il simulatore a fare del sogno una realtà. Ed è così che si spiega come l’improvvisazione dei giovani finisca per giocare alla pari con l’esperienza dei veterani .