
Continuano a generare grande preoccupazione le condizioni di salute di Re Carlo dopo che gli è stato diagnosticato un cancro all'inizio del 2024. Da Palazzo non hanno mai rivelato il tipo di tumore, il trattamento a cui si sta sottoponendo o la sua prognosi. È stato solo assicurato che "continuerà il suo trattamento nel 2025 e avrà gli stessi protocolli sanitari". Nonostante questo, il sovrano continua a mostrare pubblicamente un'immagine di integrità e serenità ma non andrebbe tutto così bene come sembra. L'esperta di case reali Pilar Eyre ha rivelato su Lecturas che la salute di Charles peggiora di giorno in giorno: "Circolano voci secondo cui la progressione del suo cancro sarebbe inarrestabile". A detta della giornalista, i medici avrebbero sconsigliato al Re di recarsi ad Auschwitz-Birkenau per partecipare alla cerimonia per l’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio. Ma il figlio della defunta Regina Elisabetta sarebbe stato irremovibile, ben consapevole delle parole che giurò quando salì al trono: "Prometto di continuare a onorare i miei obblighi il più a lungo possibile". E per i prossimi mesi ha in mente altri viaggi, tra cui uno in Italia, che potrebbero metterlo ancora di più a rischio.
Preoccupano le condizioni di salute di Re Carlo
Come sussurra Pilar Eyre, le condizioni di salute di Re Carlo sarebbero peggiorate a causa del suo viaggio in Australia, quando ha sospeso le cure per ben undici giorni. "I medici hanno acconsentito con riluttanza a sospendere il trattamento ma il risultato è stato un peggioramento delle sue condizioni che ha fatto suonare i campanelli d'allarme", ha spiegato la giornalista. Il motivo principale del mancato miglioramento del Re dipenderebbe quindi dal fatto che non abbia voluto prendersi una pausa dalla sua routine. Del resto, per Carlo il dovere reale è più importante della sua salute. Pilar è sicura che le immagini del Re ad Auschwitz riflettevano la sua lotta contro la malattia. "Ricorderemo sempre quell'immagine sotto l'arco di Auschwitz, dove cammina male, pallidissimo nonostante il trucco, con la bocca dipinta per nascondere le piaghe causate dal trattamento, con gli occhi rossi, ma tenace", ha detto.
Come il nonno, Re Giorgio VI
La Eyre ha paragonato la situazione di Carlo III a quella di suo nonno, Giorgio VI, padre della Regina Elisabetta II, per rafforzare il fatto che la Corona britannica preferisce da sempre "fingere che nulla stia accadendo fino all'ultimo momento". Giorgio è morto di un tumore che i suoi medici avevano nascosto a tutti, anche al loro paziente, al quale avevano rimosso un polmone parlando eufemisticamente di una "anormalità strutturale", e anche il certificato di morte parlava di semplice "trombosi".