Settimana della tiroide: sintomi, problemi, cure e benefici

L'iniziativa è nata per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle patologie tiroidee, di cui soffrono circa 6 milioni di persone in Italia
Settimana della tiroide: sintomi, problemi, cure e benefici
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Torna l’appuntamento con la settimana mondiale della tiroide, quest'anno in programma dal 22 al 28 maggio 2023. Un'iniziativa nata per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle patologie tiroidee, di cui soffrono circa sei milioni di persone solo in Italia. La notevole diffusione di queste malattie nella popolazione, soprattutto donne, e l’interesse sempre crescente delle persone, rende il tema della corretta informazione centrale. Per questo la settimana mondiale della tiroide, su indicazione dell'European thyroid association e del Comitato delle associazioni dei pazienti endocrini (Cape), si occupa di informazione sul tema "Tiroide: genetica, familiarità e cronicità". In Italia la settimana mondiale è patrocinata dall’Istituto superiore di sanità e promossa dalle principali società scientifiche endocrinologiche, mediche e chirurgiche insieme al Cape, con il contributo incondizionato da parte di Ibsa Farmaceutici Italia, Merck e Merck Serono. 

Malattie della tiroide: quali sono i sintomi

La tiroide è responsabile del funzionamento corretto di tutti gli organi e di tutti gli apparati. Chi ha ipotiroidismo o ipertiroidismo si ritrova a fare i conti con sintomi diversi come stanchezza, aumento di peso e difficoltà a perderlo, nervosismo, insonnia, infertilità, il calo della libido, unghie e capelli fragili e tanto altro. Dunque, la buona funzione della tiroide si riflette sulla funzione di tutti gli organi: la tiroide ha connessioni con il cervello, l’intestino e il cuore.

Problemi alla tiroide: quali segnali non sottovalutare

Aumento o perdita di peso, sudore eccessivo, unghie e capelli fragili, eccessiva stanchezza e difficoltà a concentrarsi. I sintomi che potrebbero suggerire un problema alla tiroide sono diversi e non sempre facili da distinguere. I disturbi si manifestano quando la quantità di ormoni tiroidei circolanti è inadeguata rispetto al fabbisogno avvertito dall’organismo in quel momento e quindi si creano due condizioni opposte:

  • Ipotiroidismo (ipoattività della ghiandola tiroidea), in cui la produzione di ormoni tiroidei non soddisfa l’effettiva richiesta dell’organismo
  • Ipertiroidismo (iperattività della tiroide), in cui la produzione di ormoni tiroidei da parte della ghiandola eccede le richieste dell’organismo

I sintomi sono variabili e possono influenzare tutta la sfera della salute: affaticamento, aumento o perdita di peso, frequenza cardiaca rallentata, sensibilità al freddo o al calore, stanchezza, pelle sensibile e secca, cambiamenti dell'umore.

Malattie della tiroide: gli esami da fare

Per individuare eventuali malattie della tiroide basta sottoporsi ad un semplice esame del sangue, durante il quale si misurano i livelli di alcuni ormoni connessi all’attività della ghiandola. Per individuare eventuali noduli serve invece un'ecografia tiroidea da uno specialistsa del settore.

Malattie della tiroide: le cure

I trattamenti per le malattie della tiroide possono essere diversi: terapia farmacologica, terapia radiometabolica, intervento chirurgico (nei casi più gravi). I pazienti che riscontrano questo problema devono inoltre prestare attenzione ad: alimentazione, farmaci, integratori, cosmetici. 

Alimenti che portano benefici alla tiroide

Ci sono diversi alimenti che comportano dei benefici sulla funzionalità della tiroide. In primis il pesce - salmone, sardine, trota, tonno - per la presenza in buone quantità di acidi grassi Omega-3 nella loro parte grassa. Gli Omega-3 sono utili nel tenere sotto controllo i valori della tiroide in quanto, se alterati, questi possono aumentare il rischio di malattie cardiache proprio per l’aumentare nel sangue del colesterolo LDL. Oltre a questo, il pesce fornisce naturalmente alti contenuti di selenio, che sono utili per il corretto funzionamento della tiroide. Sempre per l’alta concentrazione di selenio, sono particolarmente indicate le patate. Da evitare invece i broccoli e il cavolo, dato che possono bloccare l’assunzione di iodio, fondamentale per la tiroide. Pure i fagioli sono particolamentei indicati per il corretto funzionamento della tiroide, specialmente nel contrastare uno degli effetti collaterali della sua disfunzione, ovvero la stitichezza. Per la stessa motivazione sono indicati anche i cibi integrali come pasta e riso.

 


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