Il Gruppo Renaul e Geely, in seguito all'annuncio della joint venture, sono pronti per affrontare lo step successivo, ossia l'ottenimento dell'approvazione all'operazione da parte degli organi di controllo. Poi, la struttura potrà iniziare a operare e portare sul mercato i motori termici che verranno sviluppati.
Quando? Le tempistiche sono state indicate, al Salone di Monaco, da Ingo Scholten, vicepresidente e responsabile dell'area tecnica di sviluppo dei powertrain Geely. L'obiettivo, come riportato da Automotive News Europe, è arrivare sul mercato tra il 2026 e il 2027 con le prime unità sviluppate dalla joint venture.
Aurobay: ruolo importante
Nell'operazione, un ruolo cruciale sul mercato europeo lo avrà Aurobay, controllata Geely. La divisione opera in Svezia e, fino al 2021, era emanazione diretta di Volvo , prima della cessione a Geely. Sarà uno dei protagonisti concreti dello sviluppo e produzione delle future unità termiche che andranno su modelli a marchio Renault e Dacia , ad esempio. Il potenziale produttivo globale della joint venture tra Geely e Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) è di 5 milioni di unità tra motori (termici elettrificati mild, full e plug-in hybrid) e trasmissioni.
Uno sguardo al futuro
Dalla futura famiglia di motori elettrici sarà interessante verificare quali sinergie verranno prodotte con i propulsori attualmente "in casa", di Renault come della parte europea di Geely, attraverso Aurobay. Renault ha gli E-Tech ibridi full e plug-in hybrid, sviluppati con una specifica tecnologia proprietaria. Aurobay realizza, per Volvo e Lynk & Co., il millecinque tre cilindri turbo benzina, elettrificato in tutte le opzioni: mhev, hev, phev. Nelle prospettive sul lungo periodo, le stime prodotte da Aurobay e Renault indicano, al 2040, ancora una produzione di auto globale che per il 50% avrà un motore termico elettrificato sotto al cofano.
Stellantis e Aramco sugli eFuel: "Non un'alternativa, ma una soluzione"