Non c'è tregua per i carburanti: benzina ai massimi dopo sei mesi

La nuova forte impennata ha scosso molti, eppure il  ministro dell'Economia Giorgetti ci ha tenuto a sottolineare che non è colpa del Governo
Non c'è tregua per i carburanti: benzina ai massimi dopo sei mesi
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C'è stato un forte rialzo sul fronte caro carburanti, che ancora una volta diventa epicentro di preoccupazioni da parte dei cittadini e, in particolare, degli automobilisti, e punto focale di diverse associazioni e del Governo.  Dalle ultime rilevazioni c'è un dato però alquanto importante, ossia che la benzina al self service è arrivata a 1,911 euro/litro, un prezzo che non si vedeva dal 19 ottobre, quindi sei mesi fa. Secondo il Codacons, che ha eseguito i dovuti calcoli, fare il pieno all'auto equivale a spendere 7,3 euro in più rispetto a inizio 2024, iniziando nuovamente a richiedere a gran voce il taglio delle accise.

I prezzi nel dettaglio

Nello specifico, la verde, al servito arriva a 2,048 euro al litro (da 2,037). Il gasolio, invece, in modalità fai da te è a 1,811 euro al litro (contro l'1,803 precedente), mentre al servito è a 1,951 euro (contro 1,943). Il Gpl, invece, oscilla fra 0,723 e 0,741 euro al litro e il metano auto va dall'1,308 all'11,414 euro al chilogrammo. Il Codacons tramite una nota stampa ha affermato che “i rincari peseranno in occasione delle partenze degli italiani per i prossimi ponti del 25 aprile e 1 maggio, soprattutto se si considera, come dice l'associazione, che la benzina al self service costa in media l'8,3% in più.

Cosa dicono le associazioni

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha commentato: "Dalle ultime rilevazioni emerge come la benzina viaggi verso i 2,4 euro al litro in modalità servito su diverse tratte autostradali. La soglia dei 2,5 euro al litro è stata già superata sulla A1 Milano-Napoli e sulla A21 Torino-Piacenza e sulla A4 Milano-Brescia". Secondo Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, questo è un “rialzo allarmante che rischia di riaccendere ulteriormente l'inflazione che già a marzo è schizzata all'1,3%, dal +0,8% di febbraio".

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ci ha tenuto però a specificare che non bisogna “puntare il dito” contro il governo: “Esiste già una disposizione che in relazione a modifiche dei prezzi fa scattare un adeguamento, se si verificano le circostanze previste partirà. E' evidente a tutti che il prezzo della benzina non dipende dalle decisioni del governo".

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