Honda VFR 800 F: passione "rosso fuoco"
Roba da desiderare di passarci la vita assieme.
Poi, si sa come sono fatti gli uomini, ci è parsa invecchiata di fronte a tante moto che promettevano prestazioni ineguagliabili e sfoggiavano look più arditi. Così l'abbiamo tradita. Più volte. Innamorandoci a ripetizione senza però mai più trovare ciò che oggi i giovani chiamano 'feeling'.
Fino a ieri quando il destino ce l'ha fatta rincontrare.
Ora quelli del marketing di Tokyo l'hanno definita 'sport motorcycle for the export rider', ma è lei! Certo, è un po' cambiata, per esempio si fa chiamare VFR 800 F e la distribuzione VTEC che aziona due o quattro valvole per cilindro a seconda del regime di rotazione (oggi passa da 2 a 4 a 6.500 giri/min quando il motore sale di giri, torna a 2 quando scende a 6.200), e che a lungo abbiamo considerato alla stregua di un seno siliconato, tanto da animare a lungo le nostre discussioni è finalmente diventato meno invasiva.
Il motore eroga la potenza massima di 106 CV a 10.250 giri/min mentre la coppia è di 75,1 Nm a 8.500 ed è un vero gioiello. Facile da guidare e con il limitatore che interviene a 12.000 giri/min, fa godere quando con una progressione ed un tiro pressoché costanti gli si tira il collo.
Il fatto è che gli anni per la VFR non sono passati invano e tutta l'esperienza si è tradotta in una sfruttabilità ancora migliore.
Il rapporto di compressione è ora a 11,8:1, l’alimentazione ha una nuova mappatura dell’iniezione elettronica PGM-FI con corpi farfallati di 36 mm di diametro. I cornetti di aspirazione sono più lunghi e i condotti di scarico ridisegnati. C’è, anche se non ci interessa, una ripercussione favorevole sui consumi annunciati in 19,4 km/litro con una autonomia di 400 km grazie ai 21,5 litri di capienza del serbatoio. Il radiatore per il circuito di raffreddamento non è più sdoppiato e laterale ma è tornato davanti al motore, senza che la carena si sia allargata, anzi è più stretta di 40 mm. Inoltre è stato introdotto il TCS, cioè controllo di trazione, disinseribile dal manubrio. Non serve per andare più forte, ma aumenta la sicurezza di guida. Quando entra in funzione è dolce perché interviene sia sull’alimentazione che sull’anticipo dell’accensione, che viene ritardato. E come se non bastasse la nuova VFR 800 F ha le masse maggiormente centralizzate e pesa 10 kg in meno.
Oh, non è una silfide: con il pieno è a 239 Kg, ma c'è così poco trasferimento di carico in frenata ed in accelerazione che il risultato è una moto agile e precisa, con un avantreno granitico.
Non vorremmo, a questo punto, riempirvi la testa di dati tecnici, quelli ve li andate a scoprire dal concessionario. Aggiungeremo solo che uscire con Rossana da ancora una grande soddisfazione. E lo si può fare in assoluta sicurezza, se capite ciò che vogliamo dire, grazie ad alcuni ammennicoli tipo l'ABS a due canali assolutamente non invasivo che ai tempi, che lo dico a fare, non si usava.
E poi la rossa ha imparato dei trucchetti simpatici. Per esempio le frecce: si spengono automaticamente con temporizzatore, a 7”, ma anche dopo 120 metri oppure “leggendo” la fine della svolta grazie alla diversa velocità delle ruote foniche dell’ABS. Poi c'è il 'quick shift' che permette di cambiare senza togliere il gas, come sulle MotoGP.
Di serie c'è il cavalletto centrale, luci a led, coprisella passeggero, la predisposizione per montare le valige, e le manopole riscaldabili su 5 livelli con indicazione sul cruscotto che mostra anche i consumi (medio e istantaneo) e l’autonomia. Insomma, tanta roba.
A cavallo è come la ricordavamo: ti fa godere, ma senza stancarti. Puoi stare con lei tutta la mattina e parte del pomeriggio ed occupare la pausa pranzo a farle i complimenti per come frena bene, senza inopportuni interventi dell'ABS.
E poi nei destra-sinistra, fra le curve ed i tornanti è sempre la Rossana che amavamo: ti fa girare la testa perché una volta tanto agilità fa rima con stabilità.
L'unico problema è che da maggio sarà disponibile per tutti, a 12.500 Euro f.c. Non è solo per noi. Lei dice che io non sono l'unico motociclista al mondo e che lo devo capire.
Piccola, questa non me la dovevi fare.