Nuova Ducati Monster 821: doppia faccia

La prova su strada dell'ultima nata di Borgo Panigale: leggera ed equilibrata unisce la sportività Ducati a una spiccata vocazione "turistica". Nei concessionari da luglio 2014 al partire da 9.900 euro.
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 di Paolo Scalera

Abbiamo provato la Ducati Monster 1200 S nel febbraio scorso, sulle belle strade dell'isola di Tenerife. E di quel test c'è rimasto un ricordo adrenalinico, perché avere 145 cv a disposizione nella manopola del gas dà una forte emozione. A volte anche 'troppa' emozione, tanto che alla fine della giornata dopo oltre 200 Km percorsi, dopo l'ennesimo ringraziamento a 'San Brembo' che ci ha aiutati in più di un frangente ci siamo domandati se tutta quella potenza fosse veramente necessaria.

Anche perché delle tre mappe a dispozione - Sport, Touring ed Urban - solo l'ultima, in effetti diminuiva la potenza a 100 cv, mentre l'intermedia si limitava ad addolcire l'erogazione del propulsore, quel Testastretta raffreddato ad acqua derivato direttamente dalle Superbike onuste di gloria sui circuiti di tutto il mondo.

La Ducati evidentemente ci ha ascoltato perché la scorsa settimana è stata presentata la Monster 821 cc. Un modello apparentemente identico a quello di maggiore cilindrata ma con quasi 400 cc in meno. Il risultato è una potenza meno esuberante: 112cv a 9.259 giri con una coppia di 9,1 Kgm a 7750 giri).Il Testastretta 11° ha bronzine di banco, frizione in bagno d'olio APTC con sistema antisaltellamento. Così come la Monster 1200 immutati sono i tre Riding Mode - Urban, Touring, Sport - con controllo di trazione e ABS regolabili. La mappa su Urban è morbidissima, perfetta per destreggiarsi nel traffico e guidare senza impegno, con 'soli' 75 cv, mentre nelle due successive il propulsore offre tutta la sua potenza ma erogate con curve che si riflettono poi sullo stile di guida da adottare.

Vi siete svegliati tranquilli o c'è molto traffico? Rimane pure con la Urban. Siete al secondo caffè? Va bene la Touring. La strada è libera, l'asfalto è perfetto e volete divertirvi senza comunque dimenticare la necessaria prudenza? La mappa Sport è quella adatta al momento.
Dalla Monster 1200 siamo rimasti impressionati in positivo: ci è piaciuta e la sorellina 821 nasce sulla stessa base, ma con tratti specifici e caratteriali ben definiti: il forcellone, per esempio, non è monobraccio ma bibraccio e le quote ciclistiche sono diverse. Inclinazione del canotto e avancorsa risultano uguali (24,3 gradi e 93,2 mm), l'interasse invece è di 31mm inferiore. Rispetto alla sua progenitrice 796 inoltre, è stato arretrato e abbassato il baricentro.

Anche il comparto sospensioni è diverso con forcelle anteriori non regolabili. La pompa freno anteriore è assiale e non radiale. A frenare ci pensano sempre delle belle Brembo monoblocco. Cambia inoltre la trasmissione secondaria, con il passo da 520, e le dimensioni dello pneumatico posteriore, il Pirelli Diablo Rosso II da 180/60. Non sono modifiche dettate dal risparmio, ma pensate proprio per addolcire e smussare il carattere fin troppo muscoloso della 1200 che, per esempio, ci aveva impressionato per la risposta dei freni. Del resto l'intero impianto era stato trapiantato dalla 1199, una moto da pista.

La Monster 821, pur mantenendo un carattere sportivo ha decisamente una vocazione più turistica. Una volta in sella si apprezza l'erogazione fluida e senza strappi. Non c'è la botta della sorella maggiore, ma i 112 cv sono tutt'altro che fiacchi tanto da far entrare il traction control  - settato a livello 2 - se si esagera con la manopola del gas. Non è un taglio netto, solo la giusta regolazione di potenza che fa chiudere la curva. In sella si sta ben incastonati, piuttosto comodi per un tester di 170cm, con le braccia ben piegate e non distese sul mabubrio. La triangolazione manubrio-sella-pedane è aggressiva ma non troppo. Peccato solo per il posizionamento delle pedane per il passeggero che intralciano un poco. Moto dura e pura, il Monster 821 vuole essere guidato con fluidità, assecondando le pieghe con il movimento del busto perché come tutte le Ducati anche questa è piuttosto rigida.

La Monster 821 è leggera, velocissima a scendere in piega, e sopratutto equilibrata. Lo spostamento del baricentro e l'interasse ridotto la hanno resa più rapida e ce ne accorgiamo nella continua successione di curve della Futa. La forcella non è regolabile ma lavora molto bene: affonda in un primo momento ma poi sostiene. Stesso discorso per il mono posteriore, sufficientemente rigido per andature "vivaci", ma comunque molto buono per coprire le asperità dell'asfalto. E' divertente la Monster 821 ed una volta che ci si è presa la mano si può spalancare con decisione raggiungendo angoli di piega elevati.

La frenata, anche se non raggiunge i livelli della 1200 è anche qui pronta e piuttosto secca. Il freno posteriore è ottimo invece per gli aggiustamenti 'di fino' dentro la curva, con il pedale piuttosto duro. Misurato con lo 'spannometro' - da rifornimento a rifornimento - il consumo si aggira sui 20 Km/litro. Il prezzo 9.990 euro per la versione Dark, tutta nera, alla quale si affianca quella nel classico rosso Ducati ed un modello bianco con cerchi rossi che costano 500 Euro in più. Ovviamente è disponibile anche la versione depotenziata a 35 kw. Disponibile già a luglio.
 
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