Loeb torna “Cannibale” dopo tre giorni da incubo

Risale dalla 28ª alla 14ª posizione, ma è lontanissimo da Al-Attiyah
Loeb torna “Cannibale” dopo tre giorni da incubo© EPA
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Il ritorno dei giganti, finalmente. Perché le grandi corse hanno bisogno dei grandi protagonisti per tenere alto il blasone. E così, per non far mancare la classica sorpresa al giorno alla Dakar n.45, ecco la “resurrezione” di Sebastien Loeb, il “Cannibale” dei rally reduce da tre giornate da incubo che l’hanno di fatto già escluso dalla corsa per la vittoria e forse per il podio, eppure capace di piazzare la zampata da campione nella 4ª tappa. È la sua sedicesima perla alla Dakar che non gli concede nessuna apertura per il futuro, però almeno tira su il morale, facendolo risalire dalla 28ª alla 14ª posizione nella graduatoria generale (anche se sempre a 1h33’ dalla vetta), mentre la BRX è al secondo centro di fila. Il ritorno dei giganti è sancito anche dal resto del podio con Peterhansel arrivato ad appena 13” dal francese e con Carlos Sainz senior subito dietro a 1’50”. Peccato per gli uomini Audi che a ruota sia arrivato anche il leader della generale,

Al Attiyah con il suo Toyota Hilux, che di fatto ha perso solo un paio di minuti da Mister Dakar e l’inezia di 16” dal rivale spagnolo e continua a guidare imperturbabile la classifica con 18’18” di vantaggio su Al Rajhi.

Lo stesso Sainz, nella generale, è passato dall’8ª alla 4ª posizione. Quello che fa davvero impressione a guardare la classifica, è come i valori comincino inevitabilmente ad emergere. Perché se le Audi RS Q e-tron E2 si sono piazzate con tre equipaggi nelle prime otto posizioni (Ekstrom 8°), le Toyota sono riuscite a fare addirittura meglio con 5 nei primi 7 e 6 nei primi 10.

Il salvataggio

Nel frattempo, emerge una bella storia. Nella tormentatissima tappa di martedì, sotto un sorta di inatteso nubifragio che ha obbligato la direzione di gara a interrompere la speciale al chilometro 377, due equipaggi di camion (quelli formati da Martin Van den Brink con l’Iveco Powerstar del team Eurol De Rooy, insieme a Loprais, Praga, e al compagno di squadra Van Kasteren) si sono fermati a tirare fuori dall’acqua altrettanti buggy finiti nel fiume in piena formatosi dopo il diluvio. Il tutto senza preoccuparsi del ritardo che avrebbero accumulato al traguardo. La solidarietà nel deserto è più forte di qualsiasi interesse.

L'arrivo delle Auto - 4ª tappa: 1. Loeb (Fra, Hunter) in 4h11’34”; 2. Peterhansel (Fra, Audi) a 13”; 3. Sainz (Spa, Audi) a 1’50”; 4. Al-Attiyah (Qat, Toyota) a 2’06”; 5. Al Rajhi (Sau, Toyota) a 7’04”. Classifica: 1. Al-Attiyah (Qat) in 16h34’13”; 2. Al Rajhi (Sau) a 18’18”; 3. Peterhansel (Fra) a 18’52”; 4. Sainz (Spa) a 32’55”; 5. Lategan (Saf, Toyota) a 45’25”; 14. Loeb (Fra) a 1:33’43”. MOTO - 4ª tappa: 1. Barreda (Spa, Honda) in 4h28’18”; 2. Quintanilla (Cil, Honda) a 16”; 3. Howes (Usa, Husqvarna) a 1’05”; 4. Price (Aus, KTM) a 2’24”; 18. LUCCI (KTM) a 21’43”.

Classifica: 1. Sanders (Aus, GasGas) in 18h40’03”; 2. Howes (Usa) a 3’43”; 3. Benavides (Arg, KTM) a 4’05”; 17. LUCCI a 1h11’16”.

La tappa di oggi: 5ª tappa ad Ha’il (645 km, di cui 375 km su tratto cronometrato).

 


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