Volkswagen, i 5 comandamenti per uscire dal Dieselgate

Il presidente Muller illustra le cinque priorità del Gruppo e getta le basi per il post Dieselgate: più creatività, revisione della gamma e riconquista della fiducia tra i punti nodali.
Volkswagen, i 5 comandamenti per uscire dal Dieselgate
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A Wolfsburg si guarda verso il futuro e Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen AG, getta le basi del post-dieselgate annunciando i cinque passi fondamentali per il riallineamento del Gruppo. “Dobbiamo guardare oltre la situazione attuale e creare le condizioni per ulteriori sviluppi di successo per Volkswagen” ha dichiarato nel quartier generale di Wolfsburg. Il Presidente ha presentato un piano in cinque punti, che intende attuare per far sì che il Gruppo possa rimanere uno dei principali costruttori automobilistici anche in futuro.

Müller è fiducioso che “il Gruppo Volkswagen emergerà dalla situazione attuale più forte di prima”. Ha annunciato che i pilastri della Strategia 2025 del Gruppo saranno presentati l’anno prossimo e nel frattempo ha sottolineato la necessità immediata di riconquistare la fiducia della gente: “I nostri clienti sono al centro di tutto ciò che fanno i nostri 600.000 collaboratori in tutto il mondo” ha dichiarato.

La seconda priorità di Müller è portare avanti e completare le indagini su quanto è accaduto, in maniera sistematica. “Dobbiamo scoprire la verità e imparare da quanto è successo” ha affermato, aggiungendo che Volkswagen sta procedendo molto scrupolosamente nella propria analisi e a questo proposito, oltre ai passi già annunciati, è stata incaricata la società di revisione Deloitte. Secondo Müller, i responsabili dovranno affrontare severe conseguenze.

La terza priorità di Müller è introdurre nuove strutture: “Il punto chiave è che il nostro Gruppo verrà gestito in maniera decentralizzata”. Marche e regioni godranno di una maggiore indipendenza. Il Consiglio di Amministrazione si focalizzerà sull’indirizzamento delle strategie intra-brand, sullo sfruttamento ottimale delle sinergie e sull’efficace utilizzo delle risorse. “Rivedremo nel dettaglio la nostra gamma attuale di oltre 300 modelli e analizzeremo il contributo di ognuno di questi ai nostri ricavi”.

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Quarta priorità il riallineamento della cultura aziendale e dell’atteggiamento manageriale. La ricerca della perfezione, la dedizione dei collaboratori e la responsabilità sociale nel Gruppo Volkswagen vanno mantenuti. Ma sono necessari dei cambiamenti nel modo di comunicare e nella gestione degli errori. “Abbiamo bisogno di una cultura fatta di apertura e collaborazione”. Müller ha anche invitato tutti, all’interno di Volkswagen, a mostrare più coraggio, una maggiore creatività e uno spirito più imprenditoriale.

Il quinto "comandamento" sarà trasformare la Strategia 2018 del Gruppo in una Strategia 2025. “Molte persone esterne a Volkswagen, ma anche qualcuno di noi, non hanno capito che la nostra Strategia 2018 significa molto più che numeri di produzione”. Molte cose sono state subordinate al desiderio di essere “Più veloci, più in alto, più grandi”, specialmente per quanto riguarda gli utili sulle vendite”. Il punto, conclude Muller, non è vendere 100.000 veicoli in più o in meno rispetto al principale concorrente. Il vero tema è, piuttosto, la crescita qualitativa. Müller ha annunciato che i pilastri della Strategia 2025 del Gruppo saranno sviluppati nei prossimi mesi e svelati a metà 2016.


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