L’egoismo della Germania non giova all’Europa

La Germania non ha fatto squadra con L'Italia sui biocarburanti, una miopia che non giova a nessuno
L’egoismo della Germania non giova all’Europa© ANSA
Massimo Ghenzer
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La scorsa settimana a Milano si è tenuto un interessante Convegno sui temi strategici del settore automobilistico, organizzato da FORUMAutomotive. La partecipazione è stata molto qualificata e completa, con associazioni di tutta la filiera, concessionari e giornalisti di settore. Il Ministro dell’Ambiente ha preso parte a una importante sezione del Convegno, dove si è parlato dell’elettrico, dei combustibili alternativi - bio e sintetici - che potrebbero alimentare anche dopo il 2035 i motori a combustione interna.

L’elettrico non è il nemico ma i presenti hanno sollevato comprensibili preoccupazioni sulla sua diffusione al 100% nel 2035. Prezzi inaccessibili per il cliente medio, tempi di ricarica lunghi, costo del pieno variabile e punti di ricarica pochi, anche se in aumento. L’attuale Governo ha capito bene che il tutto elettrico dal 2035 è un problema per la nostra industria componentistica e per il cliente medio che non avrà le disponibilità economiche e in molti casi logistiche, soprattutto nelle grandi città, per accedere alle auto elettriche.

Il nostro Governo ha cercato l’alleanza della Germania per far approvare dalla UE una risoluzione che consenta l’utilizzo dei biocarburanti e degli e-fuel e quindi protrarre dopo il 2035 la produzione dei motori tradizionali a combustione interna. La Germania, molto interessata ai carburanti sintetici sembrava disposta a sostenere anche per i biocarburanti importanti per noi italiani che li produciamo. Non è stato così, la Germania si è sfilata e ha concluso un accordo con la UE per quanto riguarda i soli e-fuels. Ma così non si costruisce una Europa forte e coesa, l’unica che possa in qualche modo competere con le super potenze americana e cinese e garantire lo sviluppo coordinato al nostro Continente.


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