In Italia manca ancora la fiducia nell’elettrico

Il mercato segna una ripresa sulle consegne (dovuta all'inevaso dei mesi precedenti) ma non sugli ordini. E la fiducia nell'elettrico non cresce
In Italia manca  ancora la fiducia  nell’elettrico© EPA
Massimo Ghenzer
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Le forniture di auto sono un po’ aumentate e le consegne di conseguenza sono aumentate. In effetti, si sta consegnando l’inevaso accumulato nei mesi passati. I nuovi contratti invece languono e non sono in grado di supportare un livello di mercato fisiologico, in Italia, di due milioni di vetture. Le vetture elettriche sono ancora una nicchia. Il consumatore italiano per il momento continua a comprare le vetture tradizionali, benzina, Diesel e GPL.

In totale sono ben oltre la metà delle vetture consegnate. L’ibrido se ne vende una su tre del totale mercato. Tuttavia è l’ibrido leggero, meno caro, a sfiorare il 25% del mercato, con l’ibrido pesante al 10%. Interessanti le vendite della Tesla. Una vettura elettrica su quattro venduta è una Tesla. Tesla è nella testa del consumatore il vero elettrico. Si è conquistata questo posizionamento essendo stata la prima a produrre soltanto elettrico e con un processo di vendita innovativo, digitale, che dà la sensazione al consumatore di confrontarsi con un modo nuovo di vendere auto.

Niente sconti, prova assicurata, quando richiesta, e trasparenza del processo. Tesla peraltro non ha la concorrenza interna dell’ endotermico, produce solo elettrico. Generalmente l’elettrico si vende con lo stesso processo dell’endotermico e, a fronte di tutti i dubbi e le ansie dei consumatori, la risposta strutturata per rendere la vita del consumatore dell’elettrico più agevole ancora non c’è. Proseguire il percorso della transizione energetica, senza una chiara strategia conosciuta e dimostrata attraverso la diffusione dei punti di ricarica crea una dicotomia di comportamenti tra produttori, consumatori e istituzioni. Il consumatore italiano non ha ancora scollinato, non crede nel l’elettrico e continua a credere nell’endotermico e nell’ibrido. Quando i produttori cinesi, per primi, arriveranno con vetture elettriche meno care si venderà di più ma per rimuovere la mancanza di fiducia nell’elettrico c’è molto di più da fare.


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