Una scelta strategicamente non corretta

Rispettare i Governi in una democrazia significa anche rispettare la volontà degli elettori che lo hanno votato
Una scelta strategicamente non corretta© ANSA
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Stellantis aveva scelto un nome perfetto per la nuova Alfa Romeo, Milano. Alfa nasce a Milano e si nutre dei valori di Milano. Dinamica, stile e attrazione. Ora ha deciso di fare marcia indietro, dopo le osservazioni del Governo italiano e chiamerà la vettura Junior. Un passo indietro da un punto di vista di Brand. Con Milano si posiziona alta e crea un’immagine positiva suscitando curiosità. Il nome Junior, spesso usato come prefisso o suffisso la posiziona più in basso. A tutti gli effetti si potrebbe dire che Stellantis ha fatto un autogol. Già confrontarsi con il Governo di un Paese, dove peraltro si produce, è una scelta strategicamente non corretta, poi entrare in polemica come ha fatto Stellantis non è un comportamento usuale da multinazionale globale. Meglio lasciare il nome Milano, preservando la scelta di Brand e incassare le critiche in silenzio, pensando che il primo obiettivo è la salute economica della azienda e l’interesse dei suoi azionisti. Ci sono molti esempi di comportamenti conformi e rispettosi rispetto alle decisioni anche non condivisibili dei Governi.

Quando il Governo italiano decise di vendere Alfa Romeo a FIAT invece che a Ford, il capo mondiale volò da Detroit a Roma per smorzare ogni possibile accenno di polemica. La Ford accusò il colpo ma non contestò la decisione governativa. Rispettare i Governi in una democrazia significa anche rispettare la volontà degli elettori che lo hanno votato. Una regola direi inderogabile alla quale attenersi nell’esercizio di gestione di una Azienda.

Ciò detto e consapevoli che tornare indietro sarà impossibile per Stellantis, sarebbe auspicabile che Tavares riveda la sua posizione nei confronti dell’Italia e intraprenda una strada di confronto positivo per assicurare a un Paese come il nostro, che ha sempre vissuto di industria automobilistica, un livello di produzione delle fabbriche in linea con le richieste di Governo e sindacati. Questo è un Paese dove si sanno costruire macchine piccole, medie e vetture da sogno come Ferrari. Un Paese dove l’ingegneria innovativa è parte della cultura industriale da sempre.


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