
Il mercato dell’auto inizia male il 2025. È circa il 5% in meno del gennaio dello scorso anno. Ovvero inizia il 2025 nello stesso modo con cui aveva concluso il 2024, in diminuzione. Non poteva che essere così, perché nulla è cambiato. I prezzi sono alti, le vetture piccole offerte sempre poche e care, salvo qualche eccezione. La confusione su cosa acquistare è sempre la stessa e chi acquista sceglie sempre di più l’ibrido. L’elettrico sta al palo. Il plug-in, che è una strada per evitare le sanzioni, se ne vendono poco più di quattromila e il 20% sono Toyota C-HR. Le vetture tradizionali, benzina e diesel se ne vendono di meno. Le Case cercano di promuovere ibrido ed elettrico. Per le ibride sarà possibile venderne di più, a patto che i prezzi non continuino ad aumentare, per le elettriche lo vedo molto difficile stante l’offerta attuale e la poca credibilità e praticità della ricarica con l’autonomia che è ben inferiore a quella indicata dai Costruttori. Le vendite ai clienti privati sono più o meno quelle dello scorso anno mentre le vendite a Società e ai noleggiatori sono nettamente diminuite. Molte Case per centrare gli obiettivi hanno fatto ricorso ai chilometri zero, come sempre.
Chi vende molto c’è e si impone per l’attrattiva economica dell’offerta, la linea gradevole e il costo contenuto della gestione. Dacia, che con i modelli GPL si impone come secondo Brand dopo FIAT, ha aumentato i prezzi ma migliorato la gradevolezza della linea e dei particolari e poi costa poco quando si fa il pieno. Toyota tra i grandi Brand, si conferma ad alti livelli e vende molte ibride e ibride plug-in. Toyota da anni ha un rapporto fiduciario con il mercato e costi di manutenzione contenuti. Poi Toyota è la regina dell’ibrido con una tecnologia in continua evoluzione. La Renault che con De Meo alla guida è evoluta dalla immagine della parigina chic alla vettura innovativa e sexy, insieme a Dacia, vende di più dello scorso anno così che il Gruppo Renault continua la crescita in Italia. La cinese MG che già lo scorso anno aveva mostrato il suo potenziale, continua a crescere e in attesa di BYD è la più venduta tra le cinesi. Il mercato e i Costruttori ancora sperano che l’Europa si ravveda ed esca dalla folle ideologia del tutto elettrico e delle penali, ma credo che gli attuali leader politici non abbiano la voglia di farlo.