Ultima RS Coupé, l'anima delle auto da corsa

Motore Chevrolet 1.200 cv, 4 step di potenza, una "coupé" essenziale e davvero pensata per un pubblico di puristi. Ultima Sports si è ispirata al mondo dei prototipi da Le Mans
Ultima RS Coupé, l'anima delle auto da corsa
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Non avrà l'ibrido, né tantomento l'elettronica con i controlli dinamici, e probabilmente neanche un design avanguardistico o accattivante. Ma Ultima RS Coupé può stare tranquilla in mezzo a qualsiasi supercar o hypercar facendo la sua figura, perché delle auto da corsa ha l'anima e il DNA

Si ispira alle Gruppo C di Le Mans, un prototipo targato per muoversi su strada, a scelta con quattro opzioni di V8 dietro le spalle, che ne fanno l’essere una super o una hypercar.

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QUANTE POSSIBILITÀ COL MOTORE CHEVY

Si può passare dai 486 cavalli agli 811 cavalli, con lo stesso plurifrazionato Chevrolet LT. Dalle varianti aspirate da 486 cavalli LT1 e 659 cavalli LT4, agli 811 della versione sovralimentata con volumetrico LT5, che può essere elaborata da Ultima Sports ed essere portata ai 1.216 cavalli di valore massimo. LT5 evoluto che proietta la RS Coupé nell’iperspazio.

Le prestazioni diventano di 2”3 per accelerare da 0 a 96 orari, in 4”8 tocca i 160 orari e, in appena 8”7, fa lo 0-160-0 km/h. Non è poi così più lenta la Ultima RS LT1, specifica “base”: con i suoi 3” netti sullo 0-96 km/h, i 5”2 in accelerazione da 0 a 160 orari e i 10”1 per lo 0-160 orari-0.

FIBRA DI CARBONIO OPTIONAL

Valori che quantificano l’estremo prospettato dalle forme esterne. Il telaio in alluminio è vestito da una carrozzeria con molte componenti in fibra di carbonio, a partire dall’intera aerodinamica: splitter, alette davanti alle ruote, generatori di vortice sotto le portiere. L’ala posteriore da 178 centimetri è in fibra di carbonio solo su richiesta. Fa parte degli optional, come il sistema di sollevamento idraulico dell’asse anteriore, per provare a passare indenni sui dossi presenti in città.

Quanto sia pura Ultima RS lo racconta la massa di 930 kg nella specifica più leggera, così come la presenza di un classicissimo cambio manuale 6 marce fornito da Porsche. Niente freni carboceramici, basta un impianto in ghisa con pinze AP e dischi baffati (optional la specifica di maggio diametro), che in 3”3 fermano la coupé da una velocità di 160 orari.

Il contributo aerodinamico, abbinato all’estrema leggerezza, sono importanti supporti a tali prestazioni. Al visibile, si sostituisce il nascosto (o quasi) alla vista, un fondo che accelera i flussi d’aria e li canalizza verso l’estrattore. Contribuiscono a incrementare la deportanza anche le aperture sui passaruota, dai quali estrarre le turbolenze generate dalla rotazione dei cerchi da 19 pollici, forgiati, con gomme Michelin sviluppate ad hoc.

NIENTE AIRBAG E HI-TECH

Le uniche concessioni all’hi-tech che si concede il progetto degli inglesi di Ultima Sports è l’installazione di un sistema multimediale doppio DIN di Alpine a bordo e i fari a led con frecce sequenziali.

A bordo, niente airbag o altri dispositivi di sicurezza che non sia la vasca in alluminio alla quale sono assicurati i sedili. Strumentazione analogica, una leva del cambio perfetta per ergonomia, vicina al volante, e tanto basta per godersi l’estremo nella guida di tutti i giorni.


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