Kia Sorento, la prova della "tigre"

Al volante della nuova Sorento, sport utility coreana con ambizioni premium: l’abitacolo è un salotto e si guida con un dito nonostante le dimensioni.
Kia Sorento, la prova della "tigre"
Francesco Colla
4 min

Presentata al Salone di Parigi 2014 e arrivata sul mercato italiano quest’anno, la nuova Kia Sorento è un sport utility dalle grandi ma legittime ambizioni. Le Case coreane sono diventate sempre più aggressive e Kia, grazie a un’ottima qualità prezzo è riuscita a ritagliarsi un’importante fetta di mercato nel segmento crossover e sport utility. Il merito è certamente della compatta Sportage, che a breve debutterà con la nuova generazione svelata a Francoforte, ma anche del Sorento, “gigante buono” capace di unire grande abitabilità a una dotazione di serie molto completa.

Esteticamente nuova Sorento ha anticipato l’evoluzione stilistica del marchio di Seoul, col pronunciato “naso di tigre” e una silhouette muscolosa che gli uomini Kia avevano definito da “lupo della strada”. Ma al di là delle similitudine zoomorfiche il nuovo modello è più lungo (4,78 metri), largo e basso del precedente: in una parola più sportivo. E il passo aumentato offre più spazio a bordo: è davvero tanto, con cinque posti veri e un grande bagagliaio da 605 litri

Saliamo a bordo della tigre, in allestimento Rebel, ossia la top di gamma equipaggiata col motore turbodiesel 4 cilindri 2.2 litri da 200 cavalli e 441 Nm di coppia, unica opzione disponibile in Italia, abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico a sei rapporti: 49 mila euro contro i 36.500 della entry level Loft 2WD. Tanti soldi: con 2 mila euro in più posso comprare la versione base della BMW X4. Ne varrà la pena? 

A sensazione sì, perché l’abitacolo è decisamente confortevole, ben fatto e luminoso grazie al tetto panoramico: sedili elettrici e volante in pelle nera, plancia in materiale soft, tanto spazio sia davanti che dietro, dettagli cromati e un bel touchscreen da 7 pollici da cui comandare intuitivamente tutte le funzionalità dell’auto (navigatore compreso) e controllare le immagini proiettate dalla telecamera posteriore. Rimanendo in tema ”lato B”, altra bella sorpresa: da vera premium la Sorento Rebel ha il portellone elettrico. Sul tunnel centrale il tasto per disattivare lo start&stop e quello per selezionare la modalità di guida: partiamo con Eco, la soluzione giusta per la città. Nonostante le dimensioni imponenti e i 1850 kg di peso la “tigre” è agile e la guida in città non risulta per nulla difficoltosa anche grazie allo sterzo molto morbido anche se cercare parcheggio per Roma è un’impresa e nonostante i sistemi di “allerta” che monitorano gli angoli ciechi bisogna fare l’occhio agli ingombri. Molto apprezzabili, in una fredda mattinata invernale, i sedili e il volante riscaldabili, accorgimento che peraltro consente di guidare senza guanti. 

Kia Sorento, il listino prezzi completo

Uscendo da Roma ci si rende conto che in città la Sorento è, per tornare alle metafore animalesche, una tigre in gabbia. Non ama correre ma viaggiare: i 200 cavalli sembrano tanti ma considerando la massa servono tutti per garantire un (più che dignitoso) scatto 0-100 in 9,6 secondi, 9 decimi in più della versione 2 ruote motrici. In modalità Sport lo sterzo si fa più consistente ma non è certo definibile sportivo, così come il cambio: Sorento vi porterà nel massimo comfort in capo al mondo e sulle montagne più impervie, ma non chiedetele di fare le corse. Complessivamente Sorento si è dimostrata una “gran turismo” nel senso letterale delle due parole: grande e adatta a scarrozzare tutta la famiglia anche nelle vacanze più impegnative. E in tutta sicurezza: il modello è offerto anche con Il Lane Departure Warning System che allerta il conducente con un segnale acustico in caso di un involontario cambio di corsia e smart cruise control che decelera automaticamente se si incontra un veicolo più lento, tanto da meritare 5 stelle ai rigorosi test EuroNCAP

 


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