Atletica, Sha'Carri Richardson positiva alla cannabis: Tokyo a rischio

L'atleta americana è accusata di aver fatto uso di sostanze illegali. In caso di conferma, rischia di saltare le Olimpiadi, anche per la squalifica dai trials americani
Atletica, Sha'Carri Richardson positiva alla cannabis: Tokyo a rischio
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Sha'Carri Richardson, la donna più veloce d'America, è risultata positiva alla cannabis, in un test antidroga fatto durante i Trials di qualificazione olimpica. Se il risultato di quell'esame sarà confermato, la 21enne Richardson sarà quasi sicuramente sospesa dal Team USA, il che significa che non gareggerà nei 100 metri femminili ai Giochi di Tokyo 2020, che dovrebbero iniziare il 23 luglio. La prestazione fatta ai Trials per le Olimpiadi, che ha visto Richardson correre i 100 metri in 10,86 secondi a Eugene il mese scorso, è stata provvisoriamente sospesa. L'atleta è ora probabile che venga sostituita a Tokyo da Jenna Prandini, arrivata quarta nei 100 metri vinti da Richardson.

Richardson: "I'm human"

La cannabis è stata classificata come "sostanza di abuso" dall'Agenzia mondiale antidoping dal 1 gennaio di quest'anno. Il suo utilizzo può comportare per gli atleti una squalifica fino a quattro anni. Se però l'atleta dimostrasse che non c'è stato alcun beneficio per la sua prestazione, la sua sospensione dalle corse potrebbe essere ridotta a tre mesi. Ciò però significa che la Richardson salterà Tokyo, anche nel caso in cui non riesca a dimostrare che il suo presunto consumo di cannabis non ha migliorato le sue capacità in gara. Richardson non ha ancora commentato il risultato del test, ma giovedì pomeriggio ha twittato con un "I am human", che sembrava alludere allo scandalo. Dopo essersi qualificata per i Giochi, Richardson aveva pubblicamente rivelato la morte di sua madre, appena una settimana prima. Queste le sue parole: 'La mia famiglia mi ha tenuto con i piedi per terra. Quest'anno è stato pazzesco per me. A partire dalla scorsa settimana, perdere la mia madre biologica, e sono ancora qui. Scoprire che mia madre biologica è morta e scegliere ancora di inseguire i miei sogni, venendo qui per rendere orgogliosa la famiglia che ho ancora su questa terra. Sono molto grato per loro. Senza di loro non ci sarei io. Senza mia nonna, non ci sarebbe Sha'Carri Richardson. La mia famiglia è il mio tutto, il mio tutto fino al giorno in cui avrò finito". 

Sha'Carri Richardson, la nuova 'Flo-Jo'

L'incredibile abilità atletica di Richardson ha fatto si che più volte venisse paragonata all'iconica velocista Florence 'Flo-Jo' Griffith Joiner. Il mese scorso, ai Trials di Eurgene, l'atleta americana ha entusiasmato il pubblico correndo la semifinale in 10,64 secondi, ritenuto poi invalido a causa del forte vento a favore. Il 10 aprile di quest'anno, Richardson ha corso 100 metri in 10,72 secondi, il tempo più veloce fatto da un'atleta americana negli ultimi 10 anni. Con quel risultato si è vista insignite del titolo di 'atleta più veloce degli Stati Uniti'.


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