Olimpiadi, Jacobs: "Finale? Obiettivo difficile ma posso farcela"

Le parole del primatista italiano dei 100 metri piani: "E' quello che voglio e che mi sono fissato come traguardo stagionale"
Olimpiadi, Jacobs: "Finale? Obiettivo difficile ma posso farcela"© Getty Images
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TOKYO - "Finale? È obiettivo difficile ma alla mia portata. L'attenzione su di me non è un peso ma uno stimolo. E poi con la staffetta vedremo.". Sono le parole di Marcell Jacobs, primatista italiano dei 100 metri piani, in un'intervista sul sito della Fidal. L'azzurro dell'atletica è uno dei più attesi alle Olimpiadi di Tokyo2020 e non ha paura di dire quello che sogna: "La finale non è solo quello che pensano gli altri di me ma anche il mio obiettivo. E' quello che voglio e che mi sono fissato come traguardo stagionale. E' vero, siamo in tanti a correre per la finale: gli statunitensi Bromell, Baker e Kerley, anche se di solito statisticamente un americano si perde per strada; i sudafricani Simbine e Leotlela; il canadese De Grasse, che non sbaglia un colpo; il giapponese Yamagata, il cinese Su, e altri ancora. E ovviamente anche io. Bisognerà vedere quello che succederà in pista, nei turni, perché magari a questi nomi se ne aggiungeranno altri. Dipende da tanti fattori, dalle condizioni esterne, dalle condizioni mentali degli atleti. Alla fine chi sbaglia meno porta a casa il risultato.".

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"Stadio vuoto? Non è un problema"

Sul possibile tempo che servirà per accedere in finale: "Non voglio pensarci, in passato non sono mai riuscito ad indovinarlo, come ai Mondiali di Doha. Sento solo che si dovrà correre forte, e tanto mi basta. Lo stadio vuoto può condizionare? Per quanto mi riguarda direi non più di tanto. Certo non è bello che non ci sia il pubblico a sostenerti ma nella nostra specialità non c'è normalmente tanta interazione con la gente, come per esempio per i saltatori. Alla fine non influirà più di tanto.", ha concluso il velocista azzurro.


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