BOLOGNA - L'arrivo di Sinisa Mihajlovic ha capovolto il mondo Bologna. E, di riflesso anche altre squadre che si sentivano quasi sicure, hanno cambiato registro: vedi l'Empoli, che esonerato Iachini per richiamare Andreazzoli o l’Udinese, che a sorpresa ha esonerato Nicola per sostituirlo con Tudor. Guai comunque a pensare che per i rossoblù i giochi siano fatti, ma bisognerà continuare così fino a maggio. Ma come ha fatto Mihajlovic a cambiare volto alla squadra così rapidamente? Ha lavorato su quattro aspetti. In primis, la preparazione fisica: giusta come volume di lavoro, ma carente come intensità. E così il serbo ha alzato la velocità negli allenamenti. Il secondo aspetto è il coraggio: Sinisa ha ribaltato la mentalità dei suoi, meglio perdere una partita in più che rinunciare a giocare e a essere propositivi, se no il rischio è ritenere sufficiente un pareggio. Il tutto senza perdere gli equilibri per vincere per forze. Il terzo punto, l'obbligo di avere una reazione: perché un gol lo puoi prendere ma finché non finisce può accadere di tutto. Infine, il quarto punto: difendere basso è poco costruttivo. Recuperare palla a settanta metri dalla porta rende complicatissimo costruire fino all'altra area. E così Sinisa ha alzato la squadra, consentendogli di riconquistare il pallone trenta, se non anche 40, più avanti, e di conseguenza di attaccare con più uomini.