BOLOGNA - A sorpresa è riapparso anche ieri. Coppola in testa e mascherina alzata fin sopra al naso a lasciare scoperti solo gli occhi, vogliosi di tornare a guardare i suoi ragazzi alle prese con il pallone: nel primo pomeriggio, dopo circa due mesi, Sinisa Mihajlovic si è ripreso la panchina del campo di allenamento. Ancora una volta è tornato a Casteldebole. Appena è possibile il mister del Bologna non perde tempo e si catapulta nel suo mondo. Lo fa regolarmente da metà della scorsa settimana. Come sempre alla guida della sua Porsche ha varcato i cancelli del centro tecnico Niccolò Galli e ha parcheggiato l’auto nel posto a lui riservato: questa volta però non è sceso con la tuta e le scarpe da ginnastica che usa per inanellare giri di corsa, ma con un abbigliamento casual. Sinisa ha rivisto gli uomini del suo staff: tutti sono rientrati in città. Da De Leo a Baldi, passando per Raimondi e Lamberti hanno marcato la presenza a Casteldebole. C’era anche Miroslav Tanjga, che aveva affrontato una parte di questa emergenza legata al virus a casa sua in Serbia, ma che ha già terminato il periodo di isolamento volontario. Che ieri ha iniziato anche Danilo tornato a Bologna, dopo 30 ore di viaggio domenica sera.
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