Bologna, la linea dura di Mihajlovic

Le frasi di Bigon sul 10° posto mettono in difficoltà il lavoro del serbo
Bologna, la linea dura di Mihajlovic© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Lungo vertice tra società e Mihajlovic, che non ha cambiato i punti di vista. Il tecnico avrebbe voluto un mercato più importante per l'obiettivo parte sinistra della classifica. Non vuol dire che Sinisa non ci proverà comunque, ma con meno frecce al proprio arco rispetto alla concorrenza di Fiorentina, Torino, Sassuolo e Verona. Nel vertice la società avrà spiegato i motivi di un mercato al risparmio che ha portato un buon centrocampista come Aebischer (che prenderà il posto di Dominguez infortunato) e un esterno di belle speranze come Kasius (in sostituzione di Skov Olsen). E se da una parte un allenatore deve fare il meglio con gli elementi a disposizione, dall'altra è chiaro che la società non può pretendere imprese se consegna a un tecnico un organico inferiore a quello a disposizione dei diretti avversari. E' chiaro che la chiave è nelle richieste:  se la società vuole un piazzamento subito sotto le big, questo mercato non basta. Se invece si ridimensione l'obiettivo di partenza allora tutto rientra. Tuttavia, se Bigon al momento degli arrivi di Aebischer e Kasius annuncia la volontà di restare tra le prime 10, è chiaro che mette pressione al tecnico trasmettendo attese sbagliate alla piazza che potrebbe ritenere il tecnico responsabile di un mancato raggiungimento di quell'obiettivo. 





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