© ANSAFIRENZE - Nelle intenzioni di Diego Della Valle, Montella doveva essere la carta vincente per immaginare una nuova Fiorentina. Doveva essere la nuova strada da inaugurare a fine stagione, che si sarebbe dovuta chiudere con Pioli in panchina. Poi la separazione con Pioli e Diego anticipò tutto, chiamando subito Montella: una scelta poco felice perché quella Fiorentina era molto figlia di Pioli e si dissolse di colpo. La Fiorentina targata Montella ha inanellato una serie negativa: in 8 gare complessive, Coppa Italia compresa, sei sconfitte e due pari. Uno spreco perché Montella poteva essere un punto importante della rinascita, ma questo finale di stagione di fatto gli ha, ingiustamente per certi aspetti, appiccicato addosso una parte della bruttissima figura finale della squadra. Un'attribuzione non del tutto equa, il tecnico questa squadra di fatto non l’ha mai sentita sua. L'ha ereditata, senza però essere riuscito a rianimarla. Questo è quanto gli viene imputato e questo può essere un ostacolo per il futuro. Montella, comunque, ha altri due anni di contratto e resta la prima scelta di un futuro targato Della Valle. Ma a questo punto, se Diego e Andrea dovessero davvero cedere, lo scenario sarebbe totalmente diverso.
Le ipotesi
Anche Commisso, il primo dei pretenenti uscito dall'ombra, attende passi avanti dei viola. Massimiliano Mirabelli potrebbe diventare la prima mossa: e il collegamento qui viene scontato, ovvero Gattuso per la panchina, visto che proprio Mirabelli ne caldeggiò l'arrivo alla Primavera rossonera e poi alla Prima squadra. Ma non c'è solo la cordata americana, per cui non vanno sottovalutate altre ipotesi. A partire dalla soluzione legata a Faggiano, che sponsorizzerebbe D'Aversa. Intanto, sarebbe stata presentata un’offerta da 6 milioni per il centrocampista del Montpellier Skhiri, già cercato in passato.