Djokovic nuovamente in stato di fermo

Il caso del tennista serbo entra nel vivo, rientrerà nel centro per migranti. Secondo il governo australiano "potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini"
Djokovic nuovamente in stato di fermo© ANSA
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MELBOURNE (AUSTRALIA) - Nuovo, ennesimo capitolo nella saga targata Novak Djokovic. Nella notte italiana gli avvocati del tennista hanno reso nota la notizia che il numero uno al mondo si trova nuovamente in stato di fermo. Un colpo di scena in una vicenda che va avanti ormai da diversi giorni e che resta nel vivo a poche ore dall'inizio dell'Australian Open. Secondo il governo, infatti, la presenza nel Paese del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, "potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini". Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l'espulsione del serbo dal Paese. Nole tornerà nel centro di detenzione per migranti in attesa che il suo appello contro la seconda cancellazione del suo visto da parte dell'Australia venga esaminato in tribunale.

Nadal: "Australian Open più importante di qualunque giocatore"

Sulla vicenda è intervenuto anche Rafael Nadal: "L'Australian Open è molto più importante di qualunque giocatore. L'Australian Open sarà un grande torneo con o senza di lui. È chiaro che Novak Djokovic è uno dei migliori giocatori della storia, senza dubbio. Ma non c'è nessun giocatore nella storia che sia più importante di un evento, perché i giocatori rimangono e poi se ne vanno, e altri giocatori stanno arrivando. Nessuno: Roger, Novak o me stesso, Bjorn Borg, che era fantastico ai suoi tempi. Il tennis continua. L'Australian Open è molto più importante di qualsiasi giocatore. Se giocherà il torneo va bene. Se non giocherà l'Australian Open, sarà un grande torneo con o senza di lui. Questo è il mio punto di vista".


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