Rublev e le racchettate sulle ginocchia: non è follia, c’è un motivo

Il russo, noto per il suo carattere particolare in campo, ha spiegato cosa è successo alle Nitto Atp Finals: ecco il perché del suo gesto
Rublev e le racchettate sulle ginocchia: non è follia, c’è un motivo© EPA
2 min
TagsRublev

Andrey Rublev è ormai famoso per il suo carattere 'particolare' sul campo. Il russo non ha mai nascosto i suoi momenti di frustrazione o rabbia, con gesti particolarmente eloquenti. Tra questi, durante le Nitto Atp Finals, Rublev ha stupito il pubblico colpendo il suo ginocchio con la racchetta. Ora, in un'intervista rilasciata a Championat, il giocatore di Mosca ha spiegato il motivo del suo gesto.

Rublev e i colpi sulle ginocchia: svelato il motivo

"Ci sono due ragioni - le parole di Rublev -. Innanzitutto a causa delle racchette. Sono molto selettivo, faccio fatica a trovare delle racchette che mi piacciano. Anche se sono uguali, solo due o tre delle quindici racchette che utilizzo sono perfette per me. Ecco perché faccio fatica a lanciarle, perché se le rompo dovrò cercare a lungo una racchetta uguale. E può volerci molto tempo, quindi preferisco colpire le ginocchia e non lanciarle contro il campo". Poi il russo, quinto nel ranking e che ha chiuso le Finals con tre sconfitte ai gironi: "In secondo luogo, a volte mi risento così tanto con me stesso che non so più cosa fare per rendermi conto che devo svegliarmi. In quei momenti è un modo per dirmi: 'Svegliati! La partita è iniziata mezz'ora fa!' Dopo gli scatti d'ira mi sento in colpa, perché so che non sono necessari, che non mi aiutano affatto, ma in quel momento non so cosa fare. Quella rabbia deriva dalla voglia di vincere, ma a volte ciò porta a una cattiva aggressività. Quando desideri qualcosa con tanta forza e non ti viene data, è qualcosa che non ti entra del tutto in testa. Le aspettative che ho su me stesso causano quelle emozioni, niente di più".


© RIPRODUZIONE RISERVATA