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«Quando giocavo, il tennis italiano aveva qualche buon top 20, ma adesso è su un altro livello. Sinner è un fenomeno, ma non dimentico Berrettini, sfortunato con gli infortuni, e i tanti top 100. L'Italia è diventata una potenza al livello della Francia». Non si spreca in complimenti Richard Krajicek, campione di Wimbledon 1996 ed ex numero 4 del mondo, nonché dal 2004 direttore dell'ATP 500 di Rotterdam
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