Il crollo di Berrettini a Montecarlo e gli odiatori social che tornano alla carica 

Matteo ha perso male contro Kecmanovic dopoo aver trionfato a Marrakech. C'è chi pensava che fosse tornato quello di due anni fa e invece servirà ancora pazienza, parola sconosciuta nel mondo di Facebook
Simone Zizzari
3 min

Tutti volevano che Berrettini tornasse ad essere Sinner. Così, quasi per magia. E’ bastato vincere un 250 a Marrakech, rivedere quel sorriso maledetto, tanti (meritati) elogi, un pizzico di sana ignoranza tennistica che in queste circostanze non manca mai - soprattutto sui social - per chiedere a Matteo di tornare numero 6 al mondo prima di subito. "Ci risiamo, riemergono i soliti errori del Berrettini più scarso, serve regolarità nei risultati per tornare al top!", scrive un utente comodamente seduto sul divano di casa. "Si può perdere ma non così", urla il maestro di tennis sulla Play Station.

E invece il tennis è uno sport più complicato di quanto si possa pensare. Puoi vincere un giorno e ritrovarti a secco di energie fisiche e mentali 48 ore più tardi. E’ successo a Berrettini come a chiunque altro e succederà ancora in futuro. Oggi sei in Marocco, domani a Montecarlo, poi Monaco, Madrid, Roma, Parigi. Non c’è un attimo di tregua e se non sei allenato a questi ritmi perché per mesi hai conosciuto il baratro e pensavi di non risalire più, ci sta che te possa cadere male contro un avversario come Miomir Kecmanovic, un avversario che ha giocato la partita più bella degli ultimi mesi.

La causa del crollo di Berrettini a Montecarlo

Il 6-3, 6-1 non deve far suonare gli allarmi perché Berrettini - in tabellone con una wild card, ricordiamocelo - deve ancora rimettere benzina nel serbatoio. Oggi ha retto solo qualche game, poi è crollato nettamente alla distanza a causa di un gioco troppo falloso sia al servizio che nel dritto, da sempre la sua arma letale. Era scarico, Matteo. Le ore trascorse in campo a Marrakech per riprendersi un titolo che mancava da un anno e nove mesi si sono fatte sentire tutte nelle gambe e hanno annebbiato la testa del campione romano che tornerà a splendere, ma non oggi. Montecarlo si sta rivelando un torneo indigesto agli italiani (Sinner faccia tutti gli scongiuri che vuole).

Ora l’obiettivo è Monaco di Baviera, dove la prossima settimana il romano tornerà in campo con un’altra wild card. Poi ci saranno Madrid, Roma e Parigi. Tante occasioni per Matteo di ritrovare Berrettini e per scalare l’Olympic Race: ci sono i Giochi da rincorrere, il biglietto non è affatto garantito e per ottenerlo ci sarà bisogno del vero The Hammer.   


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