Coppa Davis e l'addio a Malaga: dove si può giocare nel 2025 e perché

Dopo tre edizioni nella città spagnola si cambia: il 2 dicembre il sorteggio con un Paese in prima fila
Coppa Davis e l'addio a Malaga: dove si può giocare nel 2025 e perché© Getty Images for ITF
Lorenzo Ercoli
3 min

MALAGA - La Coppa Davis del futuro è ancora alla ricerca di una nuova casa. L’unica certezza in vista del 2025 è l’addio a Malaga dopo tre edizioni, praticamente certo anche il saluto alla Spagna che nel 2019 e nel 2021 ha ospitato la fase clou con Madrid. Fino a un mese la federazione spagnola era al lavoro per un passaggio di consegne con Valencia, salvo fare dietrofront dopo le spiacevoli inondazioni che hanno colpito la terza città per abitanti del Paese. In pole position c’è la Cina, pronta a un investimento che aumenterebbe il montepremi complessivo della competizione. Logisticamente non sarebbe la scelta logistica migliore per gli atleti e il pubblico, come ha dimostrato il girone ospitato da Zhuhai nel mese di settembre, quando USA, Germania, Cile e Slovacchia si sono affrontate in una cornice tutt’altro che avvincente. «Dobbiamo decidere quale sarà l’opzione migliore per noi, non solo per la Davis ma anche le Finals di Billie Jean King Cup - Le parole del presidente dell’ITF, David Haggerty - Al momento abbiamo due, tre offerte ottime e l’anno prossimo decideremo». Nella conferenza stampa di fine torneo tenuta insieme a Feliciano Lopez (direttore Coppa Davis), Alex Hughes (Direttore dei grandi eventi ITF) e Mark Woodforde (membro del comitato della Davis), il numero uno della federazione internazionale non ha svelato quali siano le nazioni candidate. Non dovrebbe esserci l’Italia, che lo scorso anno sembrava poter essere una delle nazioni interessate.  

Coppa Davis, arriva una nuova formula. E il sorteggio...

Nella prossima stagione farà il suo esordio la formula aggiornata della “nuova” Coppa Davis. Addio ai discussi giorni del mese di settembre, che faranno spazio al ritorno delle sfide casa-trasferta nei primi due turni della manifestazioni. Ai nastri di partenza ci saranno 28 nazionali. 26 di queste inizieranno la loro cavalcata a gennaio, mentre l’Italia campione in carica farà il suo esordio a settembre, quando si unirà alle 13 vincenti del round precedente per dare la caccia alle Final Eight. Alle Finals prenderanno parte le 7 qualificate e il Paese ospitante, qualificato di diritto (a patto di essere nella Top 50 del ranking ITF per nazioni o avere un Top 10 ATP). Nelle qualificazioni si giocheranno 4 singolari e 1 doppio in due giornate di gara, mentre nella fase finale rimane invariata la formula con 2 singolari e 1 doppio; tutti gli incontri restano al meglio dei tre set. Il sipario si alzerà con il sorteggio in programma lunedì 2 dicembre.


© RIPRODUZIONE RISERVATA