Djokovic e le parole che allarmano i fan dopo la sconfitta con Arnaldi: "Potrebbe essere l'ultima volta..."

Il campione serbo analizza la situazione dopo una prima parte di stagione deludente, e ammette: "Al Roland Garros non sono favorito, ci proverò"
Djokovic e le parole che allarmano i fan dopo la sconfitta con Arnaldi: "Potrebbe essere l'ultima volta..."© EPA
Valerio Minutiello
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È un Djokovic demoralizzato quello che si presenta davanti ai giornalisti dopo la sconfitta con Arnaldi in due set, all’esordio a Madrid. Per l’ex numero uno al mondo la prima parte della stagione è stata molto deludente: questa è la terza sconfitta al debutto in un Masters 1000 dopo Indian Wells e Montecarlo. Anche oggi a Madrid non ha brillato, senza nulla togliere alla grande impresa di Arnaldi. In conferenza stampa Djokovic non ha nascosto la sua amarezza. E quando gli chiedono se questa potrebbe essere l’ultima volta a Madrid lui risponde: “Potrebbe essere. Non so se tornerò. Potrei tornare, ma forse non come giocatore. Spero di no, ma potrebbe esserlo”.

 

 

Djokovic: "Le aspettative non sono grandi"

Novak insegue la vittoria del titolo numero 100 a livello Atp, è fermo a 99, ma questo numero sembra stregato per lui. A Madrid ha vinto per tre volte e questo potrebbe essere un finale amaro da digerire. Nemmeno guardando avanti, il serbo riesce ad essere positivo: “Le aspettative non sono grandi, a dire il vero. Speravo di giocare qualche partita in più rispetto a Monte Carlo. È una nuova realtà per me, cercare di vincere una o due partite, senza pensare di raggiungere la finale. È una sensazione diversa da quelle che ho provato negli ultimi 20 anni. È una sfida, mentalmente, per me difficile da affrontare. Credo sia il cerchio della vita e della mia carriera. Sapevo che a un certo punto sarebbe successo. Sto cercando di usarlo come forza trainante per il futuro. Ovviamente, gli Slam sono i tornei più importanti per me. Non significa che non voglia vincere qui, certo che lo voglio, ma gli Slam sono dove voglio giocare il mio miglior tennis. Non so se ci riuscirò al Roland Garros, ma farò del mio meglio”.

Il nuovo Djokovic: "In 20 anni mai provato questo"

Djokovic era abituato ad essere una macchina implacabile. Ora deve fare i conti con un nuovo corpo, nuovi limiti, a cui non era abituato: “In 20 anni non ho mai provato quello che ho provato in questi ultimi 12 mesi: perdere troppo presto. Fa parte dello sport, bisogna accettare le circostanze e cercare di trarne il meglio per il futuro. Non posso lamentarmi della mia carriera, non lo faccio; è una sensazione diversa che devo accogliere e accettare, gestendola in modo speciale”. Difficile trovare una soluzione: “Cerco sempre di essere ottimista e di sapere di cosa sono capace. Ma le cose sono diverse con i miei colpi, il mio corpo, i miei movimenti... È la realtà che devo accettare. E devo sfruttare al meglio queste nuove circostanze. Soprattutto negli Slam, che è dove conta di più per me, o almeno dove voglio dare il massimo. Quindi vedremo".

Djokovic: "Roland Garros? Non sono favorito"

Vincere un altro Slam per chiudere in bellezza una carriera leggendaria è ovviamente il sogno di Djokovic, ma è consapevole che non sarà facile: “La pressione fa parte dello sport e di ciò che facciamo a questo livello; non se ne andrà mai. È un tipo di pressione diverso. Ogni volta che scendo in campo, sento il nervosismo e lo stress, quello che provano gli altri giocatori e anche l'eccitazione. Mi piace ancora competere; è diventata una sfida più grande per me, a dire il vero. Ma farò del mio meglio in futuro. Non andrò al Roland Garros da favorito, ma forse questo mi aiuterà. Non lo so, vedremo”.

 


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