
Matteo Arnaldi fa l'impresa e stacca il pass per il terzo turno del Masters 1000 di Madrid. Dopo il successo all'esordio in rimonta su Borna Coric, il tennista ligure ha conquistato la vittoria più prestigiosa della sua carriera battendo un Novak Djokovic, testa di serie numero quattro del tabellone, ancora lontano dalla sua forma migliore con il punteggio di 6-3 6-4 dopo un'ora e 42 minuti di gioco. Per il 24 volte campione Slam si tratta della terza sconfitta stagionale al debutto in un Masters 1000 dopo le eliminazioni rimediate ad Indian Wells e Montecarlo. Al terzo turno Arnaldi affronterà il bosniaco Damir Dzumhur, che ha avuto la meglio in rimonta su Sebastian Baez.
Il riassunto del match
Inizia in discesa la partita di Arnaldi, che nel secondo gioco trova subito il break per portarsi avanti 2-0. L'azzurro non riesce però a confermare il vantaggio e cede il controbreak immediato. Nel quinto game deve annullare una palla break che avrebbe portato Djokovic avanti e poi strappa la battuta al serbo sul 4-3 per andare a servire, con successo, per conquistare il primo set. Troppi gli errori di Djokovic, saranno 32 i non forzati al termine del match, per provara ad abbozzare una rimonta e nel sesto game Arnaldi trova un nuovo break per salire sul 4-3. Nel game successivo annulla tre palle break consecutive e fa un altro passo importante verso la vittoria prima di riuscire a chiudere la partita.
Arnaldi, la gioia dopo il successo
"È un sogno che si avvera, Novak è sempre stato il mio idolo - ha detto l'azzurro al termine della sfida -. Ero già contento solo di poterlo sfidare, l'ho anche battuto. So che non è al meglio, ma ho dovuto giocare il mio miglior tennis per batterlo. All'inizio ho cercato di non 'farmela sotto', ero molto teso, ho cercato di colpire e scambiare per farlo sbagliare. Poi mi sono calmato. Sono contentissimo. Devo rivedere questa partita, lo vedo in tv da quando ero bambino. È stato tutto perfetto".