Dalle colonne del Corriere della Sera, per il quale tiene una rubrica, Adriano Panatta torna a fare il punto sullo stato di salute del tennis italiano, all'indomani della bella figura fatta da Lorenzo Musetti a Madrid, nonostante l'eliminazione con Draper, ed alla vigilia del ritorno in campo di Jannick Sinner dopo lo stop per il 'caso clostebol'. In particolare sul carrarino, che irrompe nella Top 10 del Ranking Atp, il parere di Panatta è abbastanza netto.
"Tocca a Musetti dirci che campione sarà"
Sul fatto che l'Italia abbia scoperto un nuovo campione della racchetta, l'ex numero uno del nostro tennis è d'accordo fino ad un certo punto: "Campione lo è di sicuro chiunque arrivi nei primi 10 giocatori del mondo, ma adesso tocca a lui dirci che campione sarà". Perché secondo Panatta il Ranking dice molto, ma non tutto: "Il numero 1 fa storia a sé, i primi 5 vanno considerati il gruppo di eccellenza, in grado di attacare la prima posizione, mentre dal sesto all'ottavo posto ci sono i giocatori che vogliono crescere. La nona e la decima posizione, invece, sono una dimora per chi vuole provarci, ma anche quei posti in cui retrocede chi ha tentato di fare il salto di qualità e non ci è riuscito".
"Deve vincere di più"
Dunque Musetti sarebbe ancora in una zona grigia, dalla quale si esce solamente in un modo: "Per quello che ha dimostrato fino ad ora, non sarà un nuovo Sinner, salirà ancora, me per fare quello scatto dovrà strappare qualche vittoria. Ha colpi, sa come usarli, sa anche pensarli, il suo tennis sa essere sia intelligente che spettacolare e vale sempre il prezzo del biglietto. Sul piano tecnico sono convinto che possa ottenere di più dal servizio, ma il suo rovescio a una mano è un autentico pezzo di bravura".
"In assenza di Sinner, cresciuti tutti"
Infine, volgendo lo sguardo a trecentosessanta gradi, Panatta osserva: "Nei tre mesi di stop di Sinner, i giocatori italiani sono tutti migliorati. Non solo Musetti, anche Arnaldi, Berrettini, Cobolli e Darderi, oltre a Bellucci, che si è affacciato nei primi 100, e Nardi, pronto a sbocciare".