Pietrangeli, l'ultimo saluto: musiche di Aznavour e Sinatra
ROMA - Veniva da lontano, Nicola Pietrangeli. Cittadino del mondo. Il tennis il suo campo d’elezione, un vestito indossato con naturale eleganza e che sentiva andargli stretto. Vuoi mettere la vita, l’arte dell’incontro in cui sempre è riuscito a far dell’altrove un luogo felice e degli altri - dai reali fino alla prima ballerina del Crazy Horse - compagni di viaggio con cui condividere il brivido di una beffa e il vento di una risata. Ma Roma, Roma è sempre rimasta casa. Il ventre cui far ritorno, le radici che nessuna stagione e nessun dolore sono riuscite a congelare e che domani, per l’ultima volta, si farà abbraccio pronto a riaccoglierlo.
Pietrangeli, l'ultimo saluto
Appuntamento alle ore 9. Tutto come da disposizioni da lui già inoltrate in vita. Camera ardente allestita sul campo che porta oggi il suo nome. Parcheggi non mancheranno e spazio ce ne sarà per i tanti - c’è da giurarlo - che andranno a rendergli omaggio e che tra gradoni e marmi rievocheranno i tanti, tantissimi aneddoti in cui le loro vite hanno incrociato la sua: veri, presunti, chissà. Anche di questo si alimentano i miti. Guai ad andare a verificare di persona, guai indagare. Ricordare semmai, abbandonarsi al balsamo della memoria: “Hier encore J’avais vingt ans, Je caressais le temps et jouais de la vie”. Gioire della vita, come cantava Aznavour, colonna sonora della giornata - altra sua richiesta - che accompagnerà la processione dei tanti che accorreranno a salutare il campione, l’ispirazione, il capitano, l’amico. In molti l’hanno già fatto. Chi pubblicamente, come Alberto di Monaco, chi in privato, come scelto da Jannik Sinner. Incroci inusuali, parabole e traiettorie altrimenti destinate a non incontrarsi e che invece hanno trovato in Pietrangeli la sintesi perfetta, di chi giocando ha vissuto e della vita ha saputo fare e farsi gioco. Generosamente, ma senza mai prendersi troppo sul serio. Dividendo, schivando l’ordinario e il banale e sempre lasciando però una traccia del proprio passaggio
