"Sinner ha stupito anche me". Lo ammette candidamente il coach Simone Vagnozzi. Lo sapeva che questo ragazzo stava facendo passi da gigante, ma non si immaginava una partita così bella con Medvedev, dopo quelle con Tsitsipas, Djokovic e Rune. Eppure Sinner non si accontenta mai, e forse è proprio questo il suo segreto. "La sua forza - dice Vagnozzi - è che finito il match era lì sulla cyclette a fare defaticamento che pensava a come migliorare. Alla fine del secondo set la partita era difficile e invece al terzo è uscito con una energia pazzesca. Ha fatto un match clamoroso".