Sinner è già un campione. Si vede anche dalla classe con cui incassa la sconfitta. Sapeva che battere due volte in pochi giorni il numero uno al mondo era un'impresa. Non ce l'ha fatta, ma Jannik sa anche che ha tutta la carriera davanti per togliersi tante soddisfazioni. "Grazie che dire, Nole, con te posso parlare in Italiano, congratulazioni per questa settimana hai iniziato la stagione vincendo l’hai finita vincendo, meglio di così. Sei l’ispirazione non solo per tutti quelli che stanno guardando ma anche per i giocatori, per la professionalità e per il team. Poi voglio ringraziare il mio team, abbiamo fatto negli ultimi due o tre mesi tante partite, siamo migliorati durante tutta la stagione, abbiamo visto anche oggi che possiamo migliorare tanto, possiamo guardare con ottimismo al futuro. Siamo partiti a inizio anno che ero un giocatore e ora sono un altro, grazie a voi che mi fate capire tante cose. Ovviamente voglio ringraziare la federazione. E poi soprattutto grazie a voi, è stata una settimana bellissima, mi avete raccolto come un piccolo bambino e mi avete dato forza non solo in campo, ma anche fuori. Abbiamo ancora la Coppa Davis, speriamo di far bene anche lì".
Djokovic e i complimenti a Sinner
Djokovic ha replicato con parole altrettanto belle a Sinner: "Grazie a te Jannik, al tuo team e alla tua famiglia, complimenti per questa settimana anche se non era il risultato che volevi, ti auguro di vincere gli Slam nel prossimo anno. Quest'anno è molto speciale perché Jannik come italiano ha giocato in Italia ma è incredibile il supporto che questo sport ha in italia. Sia qui che a Roma e Milano è sempre uno spettacolo e c'è molta attenzione da parte del pubblico". Poi Djokovic commenta la partita che lo ha visto trionfare in due set: "Quella di oggi è stata una delle mie migliori performance della stagione, e contro l'eroe di casa. Sono fiero di me stesso e delle mie prestazioni in questi ultimi due giorni contro i migliori del mondo, Alcaraz e Sinner, che mi hanno costretto a dare sempre il meglio. Quella di oggi è stata anche una vittoria tattica".
Sinner in conferenza: “Devo migliorare ancora molto”
“Penso che oggi ha giocato veramente bene, sono un po’ calato fisicamente e quando cali con il migliore al mondo è dura. Forse ho fatto alcuni errori di concentrazione, oggi ha giocato meglio Djokovic. Oggi ho visto che sicuramente devo migliorare ancora molto. Ora devo lavorare su questo. Ora c’è la Davis Cup, e poi avrò un mese per lavorare su alcuni aspetti. Penso che ci sono diversi aspetti positivi di questa sera". Djokovic è un'ispirazione perché lavora duro per stare a questi livelli da tantissimi anni, e questo è anche il mio obiettivo. I match ora sono molto fisici e tu devi essere pronto".
Sinner: "Sono arrabbiato, ma anche felice"
"Sono arrabbiato per mezz’ora, poi però cerco sempre di capire, l’ultima partita dell’ATP ovviamente è molto importante e vuoi finire vincendo, però credo che quello che abbiamo visto oggi è che questo sport è diverso da altri sport, perché un po’ di giorni fa l’ho battuto, oggi mi ha battuto lui. Sono un po’ arrabbiato ma anche felice di quello che ho fatto vedere in questa settimana, ma anche negli ultimi tre-quattro mesi e in tutta la stagione. Stiamo parlando di una buona stagione per uno che ha 22 anni".
Sinner: "Il momento più emozionante"
"Un momento che non scorderò mai è quando sono uscito dal tunnel dello stadio nella prima sfida ho sentito un boato che non avevo mai ascoltato, poi forse mi sono anche abituato ma è sempre una situazione straordinario. Poi la vittoria con Nole. Ma questo boato è una cosa fondamentale, perché vuol dire che piaci alla gente. Io voglio restare un ragazzo normale che vuole giocare a tennis".
Sinner: "Rimpianti? Sentivo di esserci vicino anche oggi, poi..."
“Credo che abbiamo preparato la partita molto bene, ci sono sempre dei momenti in cui senti che piano piano riesci a entrare nella partita, io avevo questi momenti ma oggi non sono riuscito a prenderli, ho sbagliato punti facili e se non fai quei punti è difficile. Forse potevo fare un po’ meglio, spingere un pochino in più. Anche oggi sentivo di esserci vicino, si parla di un break nel primo, pochi punti, ma alla fine mi è sfuggita di mano”.