Sinner positivo al doping ad aprile, ma è innocente: "Periodo negativo alle spalle"

L'International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha stabilito che il numero uno al mondo non ha alcuna colpa o negligenza per due violazioni delle norme antidoping: i dettagli
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ROMA - L'International Tennis Integrity Agency (ITIA) "ha stabilito che il tennista italiano Jannik Sinner non ha alcuna colpa o negligenza per due violazioni delle norme antidoping nell'ambito del programma antidoping del tennis (TADP), essendo risultato positivo due volte alla sostanza proibita Clostebol nel marzo 2024". Jannik Sinner è innocente: dopo la paura per il caso doping è arrivato il lieto fine. Nello scorso aprile il tennista azzurro è risultato positivo a una sostanza proibita. Lo ha annunciato Jannik stesso, risultato non colpevole dopo le indagini, con un comunicato pubblicato sui suoi canali social.

Sinner diretta positivo al doping, è innocente: ultime news e reazioni LIVE

Sinner, tracce di Clostebol nel sangue: i dettagli

Dopo un controllo effettuato durante il torneo di Indian Wells, sono state trovate tracce di Clostebol nel sangue dell'altoatesino per un totale di meno di un miliardesimo di grammo. Che cosa è il Clostebol? Si tratta di uno steroide anabolizzante che presenta la stessa composizione chimica del testosterone e che viene usato per curare le abrasioni. A seguito dell'indagine condotta dall'ITIA è emerso che la contaminazione è avvenuta attraverso un massaggio effettuato dal fisioterapista di Jannik che ha utilizzato la crema per curare un taglio sul proprio dito. La contaminazione è poi avvenuta in maniera del tutto accidentale: la sostanza è infatti entrata in contatto con alcune ferite aperte del 23enne azzurro che tira così un sospiro di sollievo.

Sinner, il comunicato dell'Itia: "Non ci siamo opposti ai ricorsi di Jannik"

Ci pensa l'ITIA, con un comunicato, a fare chiarezza sulla vicenda: "Quando un giocatore restituisce un Adverse Analytical Finding per una sostanza non specificata, come il Clostebol, viene automaticamente applicata una sospensione provvisoria. Il giocatore ha il diritto di presentare domanda a un presidente di tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions per far revocare tale sospensione provvisoria. Pertanto, dopo ogni test positivo, è stata applicata una sospensione provvisoria. In entrambe le occasioni, Sinner ha fatto ricorso con successo contro la sospensione provvisoria e quindi ha potuto continuare a giocare. Il tennista ha spiegato che la sostanza era entrata nel suo sistema a causa della contaminazione da parte di un membro del team di supporto, che stava applicando uno spray da banco (disponibile in Italia) contenente Clostebol sulla propria pelle per curare una piccola ferita. Quel membro del team di supporto - si legge ancora nella nota - ha applicato lo spray tra il 5 e il 13 marzo, periodo durante il quale ha anche fornito massaggi giornalieri e terapia sportiva a Sinner, con conseguente contaminazione transdermica inconsapevole. Dopo aver consultato esperti scientifici, che hanno concluso che la spiegazione del giocatore era credibile, l'ITIA non si è opposta ai ricorsi del giocatore volti a revocare le sospensioni provvisorie".


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Sinner, decurtati 400 punti dal ranking Atp ma niente squalifica

I risultati di Sinner, il premio in denaro e i punti in classifica maturati al Masters 1000 di Indian Wells, dove il giocatore è risultato positivo al Clostebol in gara, vengono squalificati. Solo 400 punti decurtati in classifica per l'azzurro ma nessuna squalifica: nel Masters 1000 californiano, Sinner aveva raggiunto la semifinale dove era stato sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz.

Sinner, il ceo di Itia: "Condotta indagine approfondita"

Il ceo di Itia, Karen Moorhouse, ha affermato: "Prendiamo estremamente sul serio qualsiasi test positivo e applicheremo sempre i rigorosi processi stabiliti dalla Wada. L'Itia ha condotto un'indagine approfondita sulle circostanze che hanno portato ai test positivi, con cui Jannik Sinner e i suoi rappresentanti hanno collaborato pienamente. A seguito di tale indagine, l'ITIA ha accettato la spiegazione del giocatore in merito alla fonte del Clostebol e al fatto che la presenza della sostanza non era intenzionale. Ciò è stato accettato anche dal tribunale".

Sinner: "Periodo difficile e sfortunato alle spalle"

"Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell'Itia. Ho una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità", commenta il numero uno al mondo. L'avvocato di Jannik, Jamie Singer di Onside Law, sottolinea: "Le regole antidoping devono essere molto rigide per essere efficaci. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, occasionalmente, atleti del tutto innocenti vengono coinvolti. Non c'è dubbio che Jannik sia innocente in questo caso. L'Itia non ha contestato quel principio chiave. Tuttavia, in base alle regole di responsabilità oggettiva, Jannik è responsabile di tutto ciò che è nel suo sistema, anche quando ne è completamente all'oscuro, come in questo caso eccezionale".


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ROMA - L'International Tennis Integrity Agency (ITIA) "ha stabilito che il tennista italiano Jannik Sinner non ha alcuna colpa o negligenza per due violazioni delle norme antidoping nell'ambito del programma antidoping del tennis (TADP), essendo risultato positivo due volte alla sostanza proibita Clostebol nel marzo 2024". Jannik Sinner è innocente: dopo la paura per il caso doping è arrivato il lieto fine. Nello scorso aprile il tennista azzurro è risultato positivo a una sostanza proibita. Lo ha annunciato Jannik stesso, risultato non colpevole dopo le indagini, con un comunicato pubblicato sui suoi canali social.

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Sinner, tracce di Clostebol nel sangue: i dettagli

Dopo un controllo effettuato durante il torneo di Indian Wells, sono state trovate tracce di Clostebol nel sangue dell'altoatesino per un totale di meno di un miliardesimo di grammo. Che cosa è il Clostebol? Si tratta di uno steroide anabolizzante che presenta la stessa composizione chimica del testosterone e che viene usato per curare le abrasioni. A seguito dell'indagine condotta dall'ITIA è emerso che la contaminazione è avvenuta attraverso un massaggio effettuato dal fisioterapista di Jannik che ha utilizzato la crema per curare un taglio sul proprio dito. La contaminazione è poi avvenuta in maniera del tutto accidentale: la sostanza è infatti entrata in contatto con alcune ferite aperte del 23enne azzurro che tira così un sospiro di sollievo.

Sinner, il comunicato dell'Itia: "Non ci siamo opposti ai ricorsi di Jannik"

Ci pensa l'ITIA, con un comunicato, a fare chiarezza sulla vicenda: "Quando un giocatore restituisce un Adverse Analytical Finding per una sostanza non specificata, come il Clostebol, viene automaticamente applicata una sospensione provvisoria. Il giocatore ha il diritto di presentare domanda a un presidente di tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions per far revocare tale sospensione provvisoria. Pertanto, dopo ogni test positivo, è stata applicata una sospensione provvisoria. In entrambe le occasioni, Sinner ha fatto ricorso con successo contro la sospensione provvisoria e quindi ha potuto continuare a giocare. Il tennista ha spiegato che la sostanza era entrata nel suo sistema a causa della contaminazione da parte di un membro del team di supporto, che stava applicando uno spray da banco (disponibile in Italia) contenente Clostebol sulla propria pelle per curare una piccola ferita. Quel membro del team di supporto - si legge ancora nella nota - ha applicato lo spray tra il 5 e il 13 marzo, periodo durante il quale ha anche fornito massaggi giornalieri e terapia sportiva a Sinner, con conseguente contaminazione transdermica inconsapevole. Dopo aver consultato esperti scientifici, che hanno concluso che la spiegazione del giocatore era credibile, l'ITIA non si è opposta ai ricorsi del giocatore volti a revocare le sospensioni provvisorie".


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