Jannik Sinner si prepara a scendere in campo a Parigi per l’ultimo Masters 1000 della stagione. Ci arriva da vincitore del prestigioso Six Kings Slam, che ha assegnato il montepremi più alto per un torneo di tennis: sei milioni di dollari. Quando un giornalista in conferenza stampa gli ha chiesto come si sentisse a tornare a casa con un premio del genere in valigia, Sinner ha risposto così: “Non gioco per i soldi, è molto semplice. Certamente è un bel premio, ma io ero lì perché c’erano i sei potenziali migliori giocatori del mondo, e potevo giocare contro di loro. Era anche un bell’evento per me, non ero mai stato a Riyad. Di certo quando torno a casa come vincitore per me significa più, ‘ok ho giocato nel modo giusto e questo può aiutarmi a migliorare anche per il futuro’. Di certo i soldi sono importanti, ma non così tanto. Vivo una bella vita anche senza quei soldi. Penso sia molto più importante la salute che ho e circondarmi di persone meravigliose e la famiglia che ho, poi i soldi sono solo un extra”.
Sinner, il finale di stagione pazzesco
Sinner ora è concentrato su questo finale di stagione tutto da scrivere. A Parigi Bercy ha vinto una sola partita, l'anno scorso con McDonald, poi ha deciso di ritirarsi prima degli ottavi con De Minaur tra le polemiche per via delle partite che si concludevano a notte fonda, con orari di gioco assurdo. Da quella scelta però è partita la cavalcata che lo ha portato ad essere il numero uno al mondo. A Torino quest'anno troverà un'atmosfera pazzesca per le Finals: l'entusiasmo era già alle stelle nella passata stagione . E poi c'è la chiusura col botto: le finali di Coppa Davis a Malaga. Un bis per l'Italia sarebbe storico.