Navratilova difende Sinner, attacco durissimo alla Wada: “Sistema antidoping marcio”

L'ex regina del tennis si schiera al fianco del campione italiano in vista del giudizio davanti al Tas di aprile
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Martina Navratilova sta con Jannik Sinner. L'ex tennista statunitense d'origine ceca, numero 1 del mondo tra il 1978 e il 1987, si è schierata in mondo netto a favore del campione italiano, in vista del giudizio davanti al Tas relativo al caso doping-Clostebol: "Voglio essere molto poco diplomatica - le parole della 68enne regina della racchetta al programma TC Live - l'intero sistema è marcio e va cambiato, bisogna ricominciare da capo, parlando del caso Sinner, sono riusciti a gettare ombre sui numeri uno del mondo (considerando anche il caso Swiatek, ndr). Stiamo cercando di fermare chi vuole imbrogliare, non chi ha avuto un po' di crema sul proprio corpo oppure chi ha preso per lungo tempo pillole per dormire, che ora da un giorno all'altro vengono considerate dopanti".

Navratilova e il caso Sinner 

Entrando nel dettaglio del caso di Jannik Sinner, che verrà giudicato dal Tas il 16 e 17 aprile, Navratilova dice: "Sinner pensava che fosse tutto finito con la prima assoluzione, ma la Wada ha fatto appello, perché? Io non lo capisco. Bisogna fare luce su queste situazioni perché abbiamo bisogno di un sistema decisamente migliore di quello che abbiamo ora". 

 

 

 


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