ROMA-E’ arrivata l’ufficialità da parte della FIVB, ma la notizia era nell’aria da tempo. Per meriti acquisiti sul campo, Stefano Cesare sarà il direttore di gara che rappresenterà l’Italia alle prossime Olimpiadi. Una grande soddisfazione per l’arbitro molisano d’origine, ma romano d’adozione, che da qualche anno è ormai uno dei migliori fischietti italiani ma che soprattutto gode grande stima e credibilità in campo internazionale.
Stefano ha recentemente diretto la finale dei Campionati Europei Femminili ed è stato designato più volte per le partite di cartello delle Coppe Europee. Serio e preparato, difficilmente sbaglia una decisione e quasi mai entra in conflitto con i giocatori, sempre pacato, in campo e fuori, può essere preso ad esempio dai giovani che ambiscono a seguirne le orme.
L’inserimento fra i 16 migliori del Mondo, quelli che arbitreranno i tornei maschili e femminili a Parigi 2024, è per Stefano Cesare, il coronamento di una crescita, tecnica e umana, partita da lontano ma che ha saputo percorrere con impegno ed umiltà, migliorandosi anno dopo anno, partita dopo partita.
Le parole di Stefano Cesare-
« L’emozione di arbitrare sotto i Cinque Cerchi l’ho già provata ad Atene e a Pechino -ci racconta Stefano - dove ho diretto le finali del beach volley nel 2004 quella femminile e nel 2008 quella maschile (l’ultima della mia carriera nella specialità). Nel 2007 sono diventato internazionale nell’indoor ed ho lavorato per migliorarmi come arbitro e come persona. Questa designazione arriva al momento giusto. Sono nel pieno della maturità e posso dire che affronterò questa esperienza con grande concentrazione ma senza stress, senza la voglia di strafare, accettando tutto quello che il programma mi prospetterà, passo dopo passo ».
Come tutti i protagonisti delle Olimpiadi il sogno è quello di calcare il proscenio della finale.
« Per spazzare ogni dubbio, voglio innanzitutto sottolineare che io sono il primo tifoso delle nostre nazionali. Vorrei vedere sia la maschile che la femminile andare più avanti possibile. Io naturalmente rinuncerei volentieri alle finali se l’Italia andasse avanti nei due tornei. Poi è logico che nutra ambizioni personali, ma la priorità è che gli azzurri vincano ».
Come preparerai questo importante appuntamento ?
« Dopo una stagione molto impegnativa, sia in campionato che nelle Coppe, che mi vedrà impegnato nei prossimi mesi anche in VNL, prima nella tappa di Hong Kong e poi nelle Finals Femminili in programma in Thailandia, dove andrò per la prima volta mi concederò una settimana di vacanza con la mia famiglia sulle Dolomiti al Passo del Tonale. Mi servirà, per staccare la spina e per ricaricare le batterie fisiche e mentali prima di affrontare la trasferta parigina. Arriverò nella sede dei Giochi qualche giorno prima. Affronteremo dei meeting di preparazione all’evento e poi ci tufferemo nelle gare con la voglia non di stupire ma di fare bene ».
Il sogno Olimpico è sicuramente il coronamento di una brillante carriera, quali sono i tuoi prossimi obiettivi ?
« Lo voglio dire subito, non smetterò di arbitrare dopo Parigi. Non mi pongo dei traguardi specifici ma voglio proseguire il mio percorso, magari festeggiare le 600 partite in Serie A. Guarderò al futuro step by step, finchè avrò voglia e stimoli io ci sarò ».
Stefano per concludere, chi ti senti di ringraziare per quello che hai raggiunto e per quello che raggiungerai ?
« Innanzitutto la mia famiglia, mia moglie e le mie figlie, che mi sostengono e fanno il tifo per me. Loro mi danno una grande forza. In questi giorni hanno speso per me parole che mi hanno toccato il cuore e che valgono più di ogni altra cosa. Poi permettimi di ringraziare la Fipav Lazio, senza la quale probabilmente non sarei arrivato a questi livelli. Insieme stiamo portando avanti discorsi importanti e ora sono ben felice di mettere a disposizione la mia esperienza per la crescita di tutto il movimento ».
Piedi per terra e determinazione, un mix vincente. Stefano Cesare, è un’altra eccellenza del nostro volley. Sicuramente lo dimostrerà anche a Parigi.