Italrugby, Crowley lascia dopo il Mondiale: "Sono dispiaciuto"

Il ct azzurro saluterà gli azzurri al termine della Coppa del Mondo che si disputerà in Francia a settembre: tutti i dettagli
Italrugby, Crowley lascia dopo il Mondiale: "Sono dispiaciuto"© LAPRESSE
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ROMA - Termina l'avventura del ct Kieran Crowley sulla panchina dell'Italrugby. Lo ha annunciato la Federazione italiana rugby, sottolineando che il rapporto con il 61enne neozelandese si interromperà al termine della Rugby World Cup che si disputerà in Francia a settembre. Crowley aveva assunto l’incarico di commissario tecnico degli Azzurri nel settembre 2021, dopo aver trascorso un quinquennio da capo allenatore della Benetton Rugby, rilevando Franco Smith sulla panchina dell’Italia.

Il fiuto di Crowley: 22 i giocatori lanciati

Nel corso del proprio mandato, l’ex estremo degli All Blacks ha lanciato ben 22 giocatori sulla scena internazionale, tra i quali spiccano Ange Capuozzo - nominato rivelazione dell’anno da World Rugby nel 2022, sei mesi dopo aver debuttato a Roma contro la Scozia - e Simone Gesi delle Zebre Parma, inserito in primavera nella formazione ideale del BKT United Rugby Championship dopo aver conquistato a Edimburgo il suo primo cap nel Torneo 2023.

Crowley e le imprese con l'Italia

L'allenatore di Kaponga, che ha guidato anche il Canada alla Rugby World Cup 2015, può vantare al momento un bilancio di sei vittorie e tredici sconfitte alla guida della Nazionale. C'è la sua firma nelle più celebri e prestigiose vittorie azzurre dell’era professionistica: la vittoria a Cardiff contro il Galles nel Guinness Sei Nazioni 2021 e il primo trionfo di sempre contro l’Australia nell’autunno 2022 a Firenze.

Crowley: "Sono dispiaciuto"

"Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della Fir di non estendere il mio contratto". Così il ct dell'Italrugby, Kieran Crowley, commenta l'addio alla Nazionale azzurra. "Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante", aggiunge il 61enne neozelandese.


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