ROMA - Il dramma di Rita Bonaccorso, ex moglie di Totò Schillaci, è tutta in un'immagine, quella che la ritrae seduta su una sedia accanto ad una tenda, la sua nuova casa. E' il 28 aprile 2016 quando la donna è costretta a lasciare la sua casa da 2,5 milioni di euro a Palermo, quella in cui ha vissuto con i figli Mattia e Jessica per un problema serio di soldi. Oggi vive in una tenda e, dopo aver minacciato più volte il suicidio, si definisce vittima della giustizia. Tutto comincia nel 1992 quando una conoscente palermitana della ex consorte dell'attaccante Totò Schillaci, stella delle Notti magiche di Italia '90, la convince a fare da tesimonial per una gioielleria di sua proprietà nel centro di Torino.
«MI SPARASSERO MA NON LASCIO LA MIA CASA»
IL CASO - A tutti la presenta come la moglie di Schillaci, anche se Rita Bonaccorso è già separata. Dopo due anni la gioielleria fallisce e nel 1996 nel procedimento viene coinvolta anche Bonaccorso come socia dell'amica. La ex di Schillaci risulta debitrice di una ditta svizzera fornitrice di anelli e diamanti per 390 milioni di lire. Nel 2015 arriva la condanna definitiva e dal 2006 la sua casa da due milioni e mezzo di euro è all'asta e lei è costretta a vivere in una tenda. La donna aveva anche minacciato di far saltare la villa con il gas ma alla fine ha dovuto cedere e lasciare l'abitazione.